REDAZIONE MODENA

"Molestie alla cuginetta di quattordici anni"

Carpi, via al dibattimento: il parente diciottenne avrebbe abusato per mesi della giovane durante alcune visite di famiglia

La minore ha parlato a scuola di quanto le sarebbe stato fatto dal cugino

La minore ha parlato a scuola di quanto le sarebbe stato fatto dal cugino

Avrebbe approfittato delle visite che la cuginetta faceva a casa della zia, per toccarla e palpeggiarla, anche pesantemente, nelle parti più intime. Siamo a Carpi: il tutto sarebbe andato avanti per vari mesi, dall’ottobre 2021 fino al marzo 2022: l’imputato è il cugino della persona offesa (entrambi carpigiani) che al tempo aveva 14 anni contro i 18 di lui.

La denuncia per il reato di violenza sessuale ai sensi dell’articolo 609 bis del codice penale è scattata nel febbraio 2023, quando la minore ha parlato a scuola di quanto le sarebbe stato fatto dal cugino durante le visite a casa della zia. Immediatamente è stata fatta la segnalazione all’autorità e sono scattate le indagini.

Dopo l’udienza preliminare che si è svolta nella primavera scorsa, ieri mattina, in tribunale a Modena (essendo l’imputato maggiorenne) si è aperto il dibattimento; la famiglia della ragazza (ancora minorenne) si è costituita parte civile ed è assistita dall’avvocato Cosimo Zaccaria. Inoltre, è stata accolta la richiesta di ammissione delle prove. Per ora, invece, l’imputato, difeso dall’avvocato Francesco Miraglia, non ha reso testimonianza. Il processo vero e proprio si svolgerà a giugno 2025.

Stesso capo d’accusa per un altro carpigiano: sempre ieri mattina, infatti, nel foro di Modena, si è svolto un processo che vede un 36enne di Carpi quale imputato del reato di violenza sessuale nei confronti di una minore. Secondo la ricostruzione dei fatti, la prima figlia della ex moglie dell’uomo ha accusato il ‘patrigno’ di avere abusato di lei dal 2015 al 2020, ossia da quando lei aveva 8 anni fino ai 13.

Anche in questo caso la vicenda si sarebbe svolta a Carpi e la denuncia è partita dalla mamma della ragazzina dopo che la figlia si era confidata con lei.

Nello specifico la minore afferma come al tempo l’uomo l’avrebbe costretta ad avere rapporti di natura orale e, in un paio di occasioni, avrebbe tentato anche di avere con lei un rapporto sessuale poi non consumato. Il 36enne, difeso dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Alessia Massari (mentre la parte civile è assistita dall’avvocato Massimo Porta), ieri mattina è stato ascoltato: ha reso la sua versione dei fatti, negando tutte le accuse che gli sono rivolte. Il processo è stato poi rinviato per ascoltare li galtri testimoni della difesa.

Maria Silvia Cabri