Quattro del partito democratico: Gian Carlo Muzzarelli, Maria Costi, Luca Sabattini, Ludovica Carla Ferrari. Paolo Trande di Alleanza Verdi Sinistra. Anche Vincenzo Paldino della lista civica De Pascale è dentro, e due di Fratelli d’Italia: Annalisa Arletti e Ferdinando Pulitanò. Fuori invece la rappresentate dell’area Schlein Stefania Gasparini arrivata settima su otto, Antonio Platis, Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia, Stefano Bargi della Lega, nonostante il personale record di preferenze. Mentre andiamo in stampa è questa la griglia dei probabili eletti modenesi in Regione.
Muzzarelli e Costi hanno staccato gli altri competitor, candidandosi a ricoprire ruoli importanti nella futura consigliatura. Per Muzzarelli il risultato va letto anche in chiave Modena: possibile un asse con Paldino per influire sulle decisioni che saranno assunte dalla giunta Mezzetti nel capoluogo. La sua ambizione è ricoprire il ruolo di assessore, molto più probabile se non la presidenza dell’Assemblea (a questo punto in partita c’è anche Costi), la presidenza della commissione Sanità.
Si ’ferma’ a quota 8.381 invece Sabattini, forse il più trasversale dei concorrenti a livello territoriale, una caratteristica che però in questo caso non gli ha giovato nel momento in cui è risultata premiante la concentrazione geografica del voto. Entra nel quartetto che conta anche Ferrari, dopo un testa a testa al cardiopalmo con altri tre candidati Dem. Buona la prova di Susan Baraccani, sebbene non le sia bastata.
Da rilevare il derby cattolico finito in pareggio: a Modena città l’ex assessora Ferrari ha superato quota 3mila, non distante da Costi che si è attestata sui 2.800 voti mettendo a segno un ottimo risultato anche in ’trasferta’.
Si diceva di Gasparini: nonostante l’appoggio del segretario provinciale Stefano Vaccari e la posizione di capolista, la rappresentante di area Schlein è stata sconfitta, registrando meno voti del previsto anche nella sua Carpi.
Entra in Regione Paolo Trande, il più votato di Alleanza Verdi Sinistra a Modena, dove il partito ha conseguito un onorevole 7% ottenendo nel complesso 13.090 voti voti, 2.200 personali. Valida performance di Paldino (1.837 preferenze) dei civici per de Pascale che come Modena civica si prenderebbe la sua personale rivincita dopo lo smacco del mancato assessorato per il suo movimento in giunta Mezzetti. L’intesa storica con Muzzarelli potrebbe costituire una spina nel fianco per il sindaco di Modena.
Nel centrodestra festeggia solo Fratelli d’Italia. Eletti Annalisa Arletti (7mila e 700 voti) e Ferdinando Pulitanò (6.300 preferenze). Niente da fare per la new entry Simone Pelloni, che comunque ha incassato 3mila e 100 voti. Antonio Platis nonostante un buon bottino di voti non ce la fa (più di 2mila consensi) e il derby interno agli azzurri con Piergiulio Giacobazzi (1.100 voti) non ha portato bene a nessuno perché il consigliere forzista dovrebbe andare a Parma. Anche la Lega, nonostante il rilevante risultato di Bargi, non avrà consiglieri modenesi
Gianpaolo Annese