JACOPO GOZZI
Cronaca

Missione in Zimbabwe. Un team sanitario in aiuto ai pazienti degli ospedali africani

Tredici medici e personale qualificato protagonisti di una gara di solidarietà. Piccoli: "Vogliamo riuscire a dar vita un sistema sostenibile per il futuro" .

Tredici medici e personale qualificato protagonisti di una gara di solidarietà. Piccoli: "Vogliamo riuscire a dar vita un sistema sostenibile per il futuro" .

Tredici medici e personale qualificato protagonisti di una gara di solidarietà. Piccoli: "Vogliamo riuscire a dar vita un sistema sostenibile per il futuro" .

Sono rientrati da poco i tredici medici modenesi che hanno partecipato a una missione in Zimbabwe sulle orme di Luisa Guidotti operando al Saint Albert’s Mission Hospital e al Guidotti Hospital.

Grazie all’associazione Casa Aperta Odv, che ha dato vita a una gara di solidarietà, sono stati acquistati anche una colonna laparoscopica e una colonna endoscopica da utilizzare nelle strutture africane.

"Il 17 dicembre 2022 – ricorda Giorgia Sereni di Casa Aperta Odv – da Roma è arrivata la notizia della venerabilità di Luisa Guidotti. Questo evento ha ispirato il coinvolgimento dei medici dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena che, grazie alla collaborazione con l’Associazione Medici Cattolici, si sono rapidamente organizzati. La prima missione esplorativa si è svolta nel 2023; successivamente, abbiamo organizzato due missioni operative, a luglio e novembre di quest’anno".

Come hanno riferito gli specialisti, la spedizione è stata un successo. "Credo sia doveroso per tutti – afferma il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Claudio Vagnini – partecipare alla costruzione di questo progetto in modo positivo e proattivo. Sono molto orgoglioso che i nostri medici, già impegnati quotidianamente in compiti gravosi, abbiano dimostrato sensibilità, cuore e disponibilità recandosi in un Paese complesso per condividere competenze e valori professionali".

Il team sanitario, composto da medici altamente specializzati e tecnici qualificati, ha partecipato alla missione con Micaela Piccoli, Barbara Mullineris e Giancarlo Abati per Chirurgia Generale, Fouzia Mecheri per Chirurgia d’Urgenza, Rita Conigliaro per Chirurgia dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva, Giuseppe Grande per le Malattie dell’Apparato Digerente, Anna Maria Ghirardini per Anestesia e Rianimazione, Cristina Zapparoli per Chirurgia Ortopedica, Grazia Spampinato come Chirurgo Pediatrico.

I tecnici Alessandro Verzanini e Roberto Savigni, a loro volta, hanno fornito supporto costane durante tutta la missione.

"Le missioni chirurgiche rappresentano un risultato fondamentale per queste realtà. Negli ospedali territoriali dello Zimbabwe – spiega MIcaela Piccoli, referente della missione – l’attività chirurgica è spesso carente e nella maggior parte dei casi riservata al settore privato. Questa situazione causa gravi ritardi nell’accesso alle cure e morti evitabili per patologie come appendiciti, ernie strozzate, gozzi che comprimono la trachea e tumori. Non vogliamo limitarci a operare: il nostro obiettivo è anche quello di riuscire a dar vita un sistema sanitario sostenibile per il futuro".

Come ha fatto sapere Micaela Piccoli, la missione è stata così utile e apprezzata, che il prossimo viaggio in Zimbabwe, inizialmente previsto per la fine del 2025, è stato calendarizzato a marzo.