E’ stato un vero e proprio miracolo calcistico quello che ha compiuto in Sicilia mister Fabrizio Daghio.
Il tecnico carpigiano ha portato alla salvezza tramite i playout di Eccellenza il Leonzio, storica società di Lentini (Siracusa), la società più antica della regione, erede (dopo vari fallimenti avvenuti in questi ultimi 20 anni) di quell’Atletico Leonzio che negli anni ’90 era arrivato in C1 e che ci era poi tornato nel 2017, allenato fino a inizio stagione 2018-19 anche dall’ex tecnico canarino Paolo Bianco.
Daghio, che ha mosso i primi passi in panchina nelle giovanili di Bologna e Carpi, fra i "grandi" ha guidato Subasio Assisi e Marsala. In questa stagione aveva cominciato al Sant’Antonio Abate, squadra campana di Eccellenza, dove a fine ottobre si è chiuso il rapporto. Poi la chiamata del Leonzio a dicembre 2023, una sfida al limite per Daghio, con la società siciliana che aveva appena smantellato la rosa (era rimasto solo fra i "big" il capitano Tornatore) puntando in gran parte su giocatori juniores.
Una scelta che aveva fatto scattare la contestazione dei tifosi e la decisione degli ultras di non seguire più la squadra. Dopo l’arrivo di Daghio la rosa viene rimpinguata con giocatori svincolati, alcuni che non giocano da mesi, ma pian piano la squadra fa quadrato attorno al tecnico che svolge anche la funzione di preparatore atletico.
Il Leonzio con un paio di successi nel girone di ritorno (3-0 al Santa Croce e 3-2 al Real Siracusa Belvedere) centra i playout al terz’ultimo posto, lanciando anche tanti giovani e portando nelle casse della società 9mila euro di premio valorizzazione per la rosa più giovane.
Nella sfida secca di playout a Messina sul campo del Messana (arrivata a +1 in classifica) il Leonzio deve solo vincere per salvarsi e alla fine il successo per 3-2 premia i bianconeri con una clamorosa salvezza che solo in parte va a lenire il grave lutto famigliare che colpisce il tecnico proprio in quei giorni. "Di questi ultimi 4 mesi – racconta Daghio - mi rimarrà un’esperienza importante perché ho saputo modellare la mia metodologia ed il mio modo di allenare in base alle esigenze della squadra. Ho dato tutto alla squadra, che mi ha ripagato regalandomi una salvezza eccezionale. Grazie a tutta la famiglia del Leonzio, un caloroso abbraccio al dg Francesco Saggio e ai miei collaboratori Beppe Sequienzia e Fabio trovato, oltre che ai due presidenti Vinci e Nardo che mi hanno voluto a Lentini".
Davide Setti