VALENTINA REGGIANI
Cronaca

«Ha minacciato di diffondere foto osè se non avessi fatto sesso con lui»

Una ventenne fa arrestare un coetaneo con l’accusa di tentata estorsione

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Modena, 26 giugno 2015 - «Se non vieni a letto con me pubblico le tue foto on line». E’ con questo ricatto che un ragazzo indiano di 21 anni ha provato, nei giorni scorsi, a convincere una coetanea a concedersi a rapporti sessuali. Ma la ragazzina non ha ceduto al vile tentativo di estorsione sessuale ed ha avvisato i carabinieri, che si sono presentati all’appuntamento al suo posto e l’hanno arrestato. Con l’accusa appunto di tentata estorsione, ieri mattina in tribunale il giovane è stato condannato ad un anno e quattro mesi. ‘Caduta’ l’accusa invece di tentata violenza sessuale per la quale erano scattate le manette nei confronti del 21enne.

La pericolosa dinamica che ha portato alla condanna è oramai nota nel mondo degli adolescenti e riguarda i rischiosi ‘rapporti’ costruiti spesso in rete con superficialità e poca consapevolezza. Dall’altra parte del monitor compare all’improvviso un volto, una voce, uno sguardo ma soprattutto uno sconosciuto. Ed ecco che alle ribalta delle cronache finiscono ‘relazioni pericolose’, minacce o episodi di stalking. Perché l’avvento dei social network e delle chat, se da un lato ha contribuito ad arricchire i rapporti tra coetanei e il gruppo dei pari, dall’altro ha reso rischioso, come nel caso della modenese, il contatto o l’incontro con ‘ignoti’.

La ‘relazione virtuale’ tra i due sboccia infatti all’interno di un noto social network. La curiosità avvertita dalla ragazzina la porta a rispondere quasi quotidianamente alle avances del giovane straniero. Gradualmente cambiano le carte del ‘gioco’; ovvero il 21enne azzarda proposte diverse: ‘mandami una tua foto nuda, è divertente’. La ragazza, non ravvisando rischi, vista la distanza tra i due, accetta di condividere con il coetaneo le proprie foto, iniziando ad inviare qualche ‘hot selfie’, senza pensare alle conseguenze. All’inizio della settimana scorsa, però, il 21enne, raccolti una serie di scatti, cambia improvvisamente approccio e, prima con toni più pacati, poi con un atteggiamento minaccioso, invita la ragazza a raggiungerlo. «Se non vieni a letto con me pubblico tutte le tue foto in rete - , digita sulla tastiera – e le mostro ai miei amici».

La giovane, intuendo il rischio e la potenziale pericolosità del ragazzo, si finge consenziente e indica all’estorsore virtuale un luogo dove potersi incontrare l’indomani. Nello stesso istante la vittima di quella che avrebbe potuto scaturire in una reale violenza sessuale avverte i genitori ma anche i carabinieri, dicendosi spaventata per l’accaduto. I militari, a quel punto, si fanno indicare il luogo pattuito per la ‘consumazione’ del rapporto sessuale e si presentano insieme alla ragazza. Il 21enne si è così visto costretto ad ammettere il tentativo di estorsione, reato per il quale è stato poi arrestato.

La vicenda non si discosta molto da un fenomeno denunciato nei giorni scorsi anche dalla trasmissione ‘Le Iene’; una trappola nella quale, in questo caso, paiono cadere quotidianamente diversi utenti uomini. Il ‘gioco’ è questo: giovani straniere entrano in contatto con potenziali amanti virtuali e li convincono lentamente a spogliarsi, per mostrare in chat i loro corpi. Una volta rimasti nudi, le stesse passano quindi alle minacce, con l’intenzione di ottenere denaro facile. Due i ricatti più ‘in voga’: «Se non mi dai mille o duemila euro pubblico le foto» oppure «ti ho fotografato in atti osceni e ti denuncio per molestie». Fortunatamente le ‘ammaliatrici’ sono state in più occasioni individuate e denunciate.