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Migranti e accoglienza: "Dai percorsi alle gite, così aiutiamo i minori"

Il progetto è organizzato dall’Arma dei Carabinieri e il Comune "I ragazzi sono entusiasti. È un’opportunità per integrarsi al meglio".

Migranti e accoglienza: "Dai percorsi alle gite, così aiutiamo i minori"

di Valentina Reggiani

Non solo un percorso verso la legalità ma, soprattutto, un insegnamento di vita, basato sulla reciproca conoscenza e fiducia. Il progetto Minori stranieri non accompagnati nasce dalla comunione di intenti tra Amministrazione e Arma dei carabinieri ed è stato avviato lo scorso ottobre a seguito di un incontro tra Arma e servizi sociali, con la Dirigente Annalisa Righi. A dicembre sono stati effettuati due incontri al Comando Provinciale con 30 minori, interpreti ed educatori dal tema: "Carabinieri tra Costituzione e Codice Europeo di Etica per le Forze di Polizia". In quel contesto i giovani hanno potuto far visita alla centrale operativa ma sono state loro mostrate anche le potenzialità dell’unità cinofila anti esplosivi di Bologna. Mentre ad aprile si sono svolti altri incontri con il tenente colonnello Laura Guerrini del Gruppo CC Forestale di Modena. In seguito i ragazzi sono stati coinvolti in una gita di educazione ambientale a Fiumalbo e sono stati accompagnati per un sentiero montano per 8 chilometri, insieme anche ai carabinieri forestali. Ieri il progetto è stato presentato al comando provinciale. "Concludiamo un percorso con il Comune, iniziato mesi fa e basato su entusiasmo di intenti – commenta il comandante provinciale, colonnello Antonio Caterino – abbiamo voluto accorciare le distanze coi ragazzi: l’unica cosa che non dobbiamo fare è etichettare, avere pregiudizi. Abbiamo accorciato le distanze proiettando l’immagine di tutti i giorni dell’arma. Nel corso degli incontri abbiamo fatto visitare le nostre strutture – ha spiegato ancora – abbiamo creato possibilità di confronto e incontro". Il Tenente Colonnello Giovanni Mura, comandante del Reparto Operativo ha sottolineato l’importanza del progetto. "Sono portavoce del loro entusiasmo e di quello che ci hanno dato in questi mesi – ha detto – è stato uno scambio. Alla fine di un incontro la domanda ricorrente è stata: ’Come ci si arruola nell’arma?’. Il loro entusiasmo si è percepito: credo ci sarà un seguito con altre idee da portare avanti". La dirigente Righi ha spiegato come il progetto rappresenti un’opportunità per i ragazzi: "Il tema minori stranieri non accompagnati è complesso, va gestito insieme alle comunità, all’arma. I giovani hanno potuto familiarizzare con la nostra Costituzione, con i valori per capire quanto siano fondamentale per diventare buoni cittadini. Sono circa 200 quelli accolti e vi è stato un grande aumento negli ultimi tre anni: lo scorso anno ne abbiamo gestiti circa 500. A Modena però non c’è solo il problema del lavoro ma anche della casa, una volta lasciata la comunità". "Modena deve poter costruire le condizioni per l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati – spiega il sindaco Muzzarelli – Anche grazie alla rete con le forze dell’ordine non dobbiamo lasciare che diventino invisibili, manovalanza per la criminalità, e questo lo possiamo ottenere proponendo corsi di formazione al lavoro definito in collaborazione con la realtà economica locale". Presenti ieri anche due minori che hanno preso parte al percorso, uno proveniente dal Pakistan e l’altro dalla Costa D’Avorio. "Sono qua da otto mesi – racconta il primo – sto bene in Italia. Sono tutti gentili e mi sono trovato benissimo con i carabinieri. La gita a Fiumalbo è stata bellissima". Oggi alcuni dei minori parteciperanno alla celebrazione della festa dell’Arma, in piazza Duomo, per il 210° annuale di fondazione.