La stagione di prosa riprende al teatro Michelangelo di Modena con uno degli ospiti più attesi del cartellone: Francesco Pannofino. Stasera e domani, alle 21, l’attore nonché doppiatore italiano, porterà in scena una commedia di Angelo Longoni, ‘Chi è io?’, con la regia di Angelo Longoni. Sul palco Emanuela Rossi, Eleonora Ivone, Andrea Pannofino. La commedia si svolge su tre piani narrativi: quello della realtà, quello metafisico e quello della finzione di uno show televisivo. Un’indagine sulla psiche e sull’anima che agisce su spettatori e personaggi scatenando una risata irrefrenabile.
Ma cosa è ‘Chi è io?’. È una commedia teatrale divertente e metafisica, è uno show televisivo di successo nel quale si intervistano personaggi anticonformisti. È un’indagine condotta sotto i riflettori e davanti alle telecamere, con presentatori vestiti di paillettes che rappresentano contemporaneamente lo show e la vita reale.
Non solo: ‘Chi è io?’ è una commedia psicologica, psicosomatica, psichedelica, psicotropa che agisce su spettatori, pazienti, personaggi, presentatori e terapeuti. ‘Chi è io?’ è la domanda rivolta al protagonista, il professor Leo Mayer, che lo costringe a ripercorrere alcuni momenti della sua vita come in un sogno. Il suo è un tumulto di paure, debolezze e passioni in un vortice di annegamento che lo porta a rivivere la propria esistenza con spostamenti della credibilità, verosimili ma non veri. È così che lui, intellettuale, ironico pensatore, critico raffinato e sarcastico della società si trova nel tritacarne trash di un’ospitata televisiva in cui tutto viene fuso e mischiato. L’alto e il basso sono indistinguibili e lo spaesamento è comico e inquietante.
Leo Mayer si relaziona anche con alcuni suoi pazienti che hanno difficoltà comportamentali, relazionali, affettive e psichiche. Questi personaggi vengono curati attraverso una psicoanalisi tradizionale ma, allo stesso tempo, sfuggono alle regole alle quali solitamente dovrebbero obbedire perché, simultaneamente sono anche i conduttori dello show ‘Chi è io?’. Ma non finisce qui perché c’è un altro piano di racconto, la realtà, quella in cui Leo Mayer se ne sta andando dal mondo dei vivi.
Tutti i personaggi incontrati, i pazienti, i conduttori, altri non sono che la moglie, il figlio e l’amante del professore. Tutti abitano la realtà, la fantasia e l’inconscio.