Bilancio positivo per i primi due anni di attivazione dell’impianto a idrogeno dell’istituto Meucci di Carpi (il primo inaugurato in Europa): la Provincia sta valutando di estendere il sistema di riscaldamento anche ad altri ambienti scolastici. A illustrare i risultati è stata Annalisa Vita, direttrice dell’area Lavori pubblici della Provincia di Modena nel corso di un promosso da Reanel, rete nazionale delle agenzie energetiche d’Italia, in collaborazione con Aess, Agenzia dell’energia e sviluppo sostenibile di Modena.
"In questi due anni l’impianto a idrogeno dell’istituto Meucci (inaugurato il 20 gennaio 2023) ha sempre funzionato in maniera corretta – ha spiegato Vita -.l Alcuni apparati sono stati sostituiti e sono stati anche modificati dalla casa madre in modo da implementare la tecnologia. Il nostro progetto pilota, quindi, è servito anche per migliorare gli apparati meccanici a disposizione sul mercato, oltre che a fornire alcune valutazioni tecniche di fondamentale importanza, come ad esempio che l’idrogeno in produzione è sovrabbondante rispetto a quello che attualmente viene utilizzato. "Questo impianto, pensato, progettato e realizzato in meno di tre anni – ha proseguito il presidente della Provincia Fabio Braglia – è più innovativo di quanto proposto oggi dalla Commissione europea nella strategia per l’idrogeno, e rappresenta una concreta risposta alla transizione energetica". L’impianto è stato realizzato grazie a un investimento della Provincia di 350mila euro, e di altre risorse della ditta esecutrice (Coopservice), ed è progettato per riscaldare la palestra del Meucci. "Con questo intervento – ha proseguito Braglia - ogni anno riduciamo di 717 tonnellate le emissioni di CO 2 in atmosfera, equivalenti a quanto assorbito da 145 ettari di bosco". A regime si stima una riduzione delle emissioni nell’ordine di 11 tonnellate di anidride carbonica e una riduzione dei costi di riscaldamento nell’ordine di 40mila euro all’anno.
Maria Silvia Cabri