STEFANO FOGLIANI
Cronaca

Mercato, si scalda l’asse Sassuolo-Torino . Interesse granata per tre giocatori neroverdi

Sotto la Mole stanno valutando la possibilità di intercettare Pinamonti, Laurientè e Doig. Si cerca la formula per chiudere l’affare

Mercato, si scalda l’asse Sassuolo-Torino . Interesse granata per tre giocatori neroverdi

Mercato, si scalda l’asse Sassuolo-Torino . Interesse granata per tre giocatori neroverdi

Sassuolo, 20 giugno 2024 – Ticket con il Torino per il Sassuolo? Lo scenario, sotto la Mole, è dato tanto plausibile che i bene informati azzardano addirittura l’apertura, prossima, di un tavolo tra la dirigenza granata e neroverde con all’orizzonte una possibile ‘trasfusione’ che vedrebbe coinvolti ben tre neroverdi sui quali il ds del Torino Davide Vagnati avrebbe messo gli occhi. Per lui si tratta di aggiungere risorse ad un gruppo che ha sfiorato l’Europa, e sembra ben deciso a raggiungerla la prossima stagione, per il Sassuolo di ‘liberarsi’, in un colpo solo, di tre giocatori che in B i neroverdi non possono – né vogliono, immaginiamo – permettersi.

E se uno è quell’Andrea Pinamonti al centro di più voci di mercato – Como, Fiorentina e Roma sulle sue tracce, ma anche il Bologna lo valuterebbe in caso di uscita di Zirkzee – e l’altro è quell’Armand Laurientè che non suscita meno appetiti (Fiorentina, ma anche Lazio, seguono l’attaccante francese), il terzo sarebbe Josh Doig, acquistato a gennaio dal Sassuolo dal Verona per 6 milioni di euro e partecipe, suo malgrado, dei peggiori mesi della recente storia neroverde.

Carne al fuoco, e ci si perdonerà la metafora ultra-abusata ma la stagione è quella delle grigliate, ce n’è tanta, e la praticabilità del ticket tuttavia, viste le capacità di spesa del Torino, sono quelle di un sogno di mezza estate. Detto che i granata hanno come obiettivi, nell’ordine, il ‘Pina’, Laurientè e, più defilato, Doig, resta infatti da aggiungere che la differenza, oltre le reciproche volontà, la faranno soprattutto le formule. Così l’idea potrebbe essere quella di una, o due, cessioni a titolo definitivo ed un prestito, con diritto od obbligo, a completare la piattaforma, o magari una cessione definitiva (la meno onerosa per l’acquirente, Doig) e due prestiti, più o meno remunerati in corso d’opera, con epilogo scritto nell’obbligo a prescindere o al verificarsi di condizioni predeterminate. Scenario fluido, insomma, ma del resto è tutto fluido in questo giugno che vede il Sassuolo in mezzo al guado: lo scrivemmo per tempo che per la dirigenza neroverde si trattava, stante la retrocessione, di capire su che pianeta si andava ad atterrare ed è facile immaginare che Carnevali&Palmieri, prima di costruire la road map della prossima stagione, dovranno comunque valutare la sostenibilità di quanto il Sassuolo si ritrova, suo malgrado a questo punto, in organico.