
Il Mercato del Novi Sad (foto d’archivio)
Modena, 27 aprile 2025 – Bancarelle che non ci dovrebbero essere, pagamenti inferiori rispetto al numero di furgoni presenti, versamenti cash di denaro all’ultimo momento. "Casi di abusivismo e irregolarità" è la grave accusa contenuta nell’esposto presentato alla procura da un gruppo di componenti del Consorzio ‘Il Mercato’, convenzionato con il Comune. L’associazione si occupa della gestione e della organizzazione dei mercati al Parco Novi Sad, quello settimanale del lunedì e quello che ha luogo ogni terza domenica del mese. Da questo punto di vista il mercato del lunedì è "più regolare, anche in virtù della presenza della polizia di Stato in loco", mentre quello straordinario della domenica "presenta delle criticità".
Secondo i firmatari dell’esposto, nei giorni di mercato straordinario "non viene eseguito il controllo della spunta, quindi non vi è un effettivo controllo preventivo sugli ingressi" e "l’assegnazione dei posteggi che dovrebbe avvenire su prenotazione con un anticipo di almeno 15 giorni secondo il Regolamento non viene rispettata". Per prendere parte al mercato straordinario della domenica ci si dovrebbe prenotare con anticipo. E invece "si è sviluppata la consuetudine di fermare il posto lasciando il proprio nominativo sette giorni prima". In realtà "la maggior parte degli ambulanti si presenta direttamente nell’area di mercato la domenica. Pagando a mezzo contanti il giorno stesso". Si tratta per lo più "di versamenti non tracciati: in tali casi il metodo di verifica della spunta non può essere utilizzato". Il risultato è che nonostante il notevole incremento di presenze – rilevano i consorziati autori dell’esposto – "com’è possibile notare dalla lettura dei bilanci", non vi è stato alcun aumento degli incassi. La cifra raccolta nelle terze domeniche del mese "non supera mai i 5mila-5.500 euro per volta, spesso è anche più bassa", quando "con un numero compreso tra le 250-300 unità ci si aspetta un ricavo complessivo pari ad almeno 8-10mila euro".
Qualcuno dei consorziati si è messo a contare i furgoni presenti e ha accertato che la piazza "è ricolma di ambulanti, senza uno spazio libero, in certi casi addirittura il passaggio risulta difficoltoso". A cosa è dovuto questo scarto economico? Riduzione delle tariffe o più banalmente qualcuno degli operatori non pagava ed è irregolare?
A marzo del 2024 sono stati fatti anche degli acquisti a campione in alcune bancarelle ed è risultato che le partite Iva indicate sugli scontrini non comparivano negli elenchi presentati. Di queste problematiche se è discusso all’interno del cda, ma ogni proposta dei consiglieri di indagare è stata bocciata attraverso anche il voto del presidente dell’organo societario.
Le verifiche sono continuate e si è constatato che "ogni domenica si contano 50-60 furgoni in più rispetto alla media". Anche le partite Iva non combaciavano con gli elenchi. "Il 20 ottobre 2024 per esempio su 13 acquisti in totale solo due erano in elenco. Anche il 17 novembre, su 17 acquisti, undici non risultavano". Rispetto al calcolo di quote versate e metrature occupate "dovevano essere presenti 80-90 furgoni parcheggiati quando invece se ne contavano 193". Un situazione fuori controllo che "comporta evidenti pregiudizi per le Casse costringendoci così a pagare delle somme maggiori rispetto al dovuto, per coprire le omissioni".