
Mens-A (mente ospitale), l’unico festival di cultura diffuso nella intera Emilia Romagna, giunge in città con due appuntamenti previsti per domani e venerdì nell’aula magna del dipartimento di Giurisprudenza in via San Geminiano 3 (ore 17,30).
La manifestazione, diretta da Beatrice Balsamo, è a ingresso gratuito e prevede incontri anche a Vignola, Bologna, Reggio, Parma, Ravenna e Ferrarra e sotto la Ghirlandina intreccia i suoi discorsi intorno alle parole chiave ’tolleranza’ e ’contro la guerra - raccontare la storia per un futuro’. Domani sono di scena il filosofo Umberto Curi e la docente di storia dell’università di Milano Bicocca Barbara Bracco con introduzione affidata al direttore di Giurisprudenza Carmelo Elio Tavilla. Venerdì invece sarà la volta di conferenze di Alessandro Vanoli, storico e scrittore e dello stesso professor Tavilla che illustreranno il tema "esiste la guerra giusta? Risvolti morali e giuridici" insieme all’assessore alla cultura Andrea Bortolamasi e al docente Unimore di storia del diritto medievale moderno Pierpaolo Bonacini.
A Mens-A si parla, forse inevitabilmente, della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, del post Covid e dei tempi complessi che stiamo vivendo. Questo festival che ruota intorno a scienze umane, filosofia e storia vede il contributo di Bper Banca e, pur essendo aperto a tutti, rilascia crediti formativi per gli studenti degli atenei emiliani. Ieri la presentazione con la professoressa Balsamo: "Quest’anno discutiamo del tema ‘futuro’ perché secondo noi è necessario, vista la deflagrazione della guerra e i due anni di pandemia, proporre una discussione su cultura e sviluppi sociali declinati secondo varie parole. Per Modena si parla di contrarietà alla guerra e di tolleranza, discutendo anche dei problemi morali e giuridici che riguardano i conflitti armati. C’è una guerra giusta? ne parlerà Tavilla e con lui avremo altri importanti studiosi come Vanoli, Curi, Bracco".
La direttrice scientifica termina: "Queste iniziative rientrano nella Terza missione delle università quindi apriamo alla cittadinanza perché così si può riflettere sulla contemporaneità. Ecco perché per la settima nostra presenza a Modena, su nove edizioni, puntiamo soprattutto su temi storici, come ci ha chiesto di fare anche lo stesso assessore Bortolamasi".
Stefano Luppi