
La giornata conclusiva del centenario dello scautismo nella Diocesi di Carpi La Messa conclusiva è stato presieduta dal vescovo Castellucci (foto Nicola Catellani)
L’inconfondibile divisa e tanti fazzolettoni di colore diverso: domenica i parchi cittadini sono stati ‘invasi’ da un migliaio di scout appartenenti ai vari gruppi, per la giornata conclusiva del centenario dello scautismo nella Diocesi di Carpi, documentato dalle prime promesse avvenute il 26 ottobre 1924 nel Duomo di Mirandola. In base all’età, dai lupetti e coccinelle ai reparti, e al clan, i ragazzi e ragazze hanno animato con le loro attività il parco Martiti delle Foibe, il parco Pertini e quello delle Rimembranze, dove c’erano anche i banchetti del Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) di Carpi e dalla Pattuglia Protezione Civile. La giornata si è conclusa con la Messa al Parco della Cappuccina, presieduta dal vescovo Erio Castellucci, davanti a tante centinaia di scout di oggi e di ieri, coadiuvato da tutti gli assistenti che seguono i gruppi e le branche presenti nel territorio della Diocesi. Presenti alcuni sindaci, fra cui quello di Carpi Riccardo Righi, Roberta Vincini, presidente del Comitato Nazionale Agesci, Fabrizio Marano, capo scout d’Italia, Emanuele Valla, responsabile regionale Agesci Emilia-Romagna, e altre autorità invitate per l’occasione che al termine della celebrazione hanno portato il loro saluto.
"Voi siete in cammino da 100 anni, lo scautismo nella Diocesi di Carpi è in cammino da 100 anni – ha affermato monsignor Castellucci -. E’ un cammino che non è ancora finito, certo è importante guardare a questi 100 anni, sono stati scritti anche dei libri ma non per viverli con nostalgia, ‘com’era bello una volta, quanta gente c’era, guarda come eravamo bravi’. No, l’interesse del Signore è sempre ‘d’ora in poi’, camminiamo avanti, ci sono degli orizzonti nuovi, ci sono delle strade che non sono ancora state aperte che dovete aprire voi ragazzi!"