Modena, 9 ottobre 2016 - ‘Fermate il soldato Wrist’ non è il titolo dell’ultimo colossal a colpi di mortaio, piuttosto quello che starebbe bene sul carteggio del presidente dell’associazione vittime della strada, Franco Piacentini, verso il comandante della caserma statunitense di Ederle, nel Vicentino. Al centro di tutte le missive con la chiocciola c’è sempre lui: un presunto, ma anche qualcosa di più, soldato statunitense (nella foto di sinistra si trova in tangenziale a Modena) che testa motociclette capaci di sfiorare i trecento chilometri orari direttamente in strada. Dopodiché una volta messo il bolide a riposo, corre a un computer per montare i video registrati e piazzarli su Youtube a uso e consumo di appassionati, oppure utenti alla ricerca di scosse adrenaliniche. Bmw, Yamaha e Suzuki vengono così spinte fino all’ultimo estremo che la lancetta può toccare sulla destra. Il soldato Max Wrist (dietro allo pseudonimo ci sono accelerate in grado di catturare due milioni di ‘like’) è passato, come avevamo peraltro scritto di recente, nella nostra provincia. Fatto che a Piacentini, particolarmente attento alle tematiche fatte di asfalto e velocità, non poteva sfuggire.
Castelvetro, Modena, Sassuolo sono nuove e recenti tappe del centauro. Per uno a caccia di collaudatori di auto sportive da provocare hai voglia a cercare piazze più fornite della nostra. Sembra che il soldato statunitense si sia innamorato delle terre del Cavallino. Ma il pericolo della sua guida da gara è di tutti, è pubblico. «Sono convinto che – scrive Piacentini –, anche fuori del normale orario di servizio, un militare statunitense debba avere un comportamento onorevole, specie quando il suo reparto è ospite di un paese straniero». Segnalazioni sono state inviate anche al prefetto di Vicenza, così come il presidente dell’associazione ‘vittime della strada’ si è premurato di avvertire la polizia stradale e quella municipale di Modena. Per capire di che cosa stiamo parlando è sufficiente prendere un computer e guardare i video di Wrist, dove si può assistere in prima persona al presunto soldato armato di telecamera, che percorre in sella alla sua moto la tangenziale Einaudi. «L’immagina la reazione dell’opinione pubblica se – chiede Piacentini sempre al comandante – causasse, unicamente per il suo divertimento, la morte di qualche cittadino? Non dimentichi che il ricordo della sciagura del Cermis è ancora una ferita sanguinante nel cuore del popolo italiano».