Modena, 30 aprile 2019 - Sarà un venerdì impegnativo quello che attende le forze dell’ordine il 3 maggio. Da una parte il ministro Salvini in piazza Matteotti (ore 14,30 circa) e, dall’altra, l’intero popolo della galassia antagonista ‘distribuita’ per la città. La questura è pronta a dispiegare le proprie forze e il Sulps, ieri, pur ribadendo che la manifestazione del 25 aprile non avrebbe dovuto svolgersi, ha ringraziato uomini e donne della polizia locale e tutte le forze dell’ordine presenti giovedì per aver contenuto le conseguenze delle azioni messe in atto dai manifestanti (video).
Cosa accadrà venerdì, a distanza di una settimana dal corteo distruttivo (foto), però, è impossibile prevederlo. Da una parte c’è il ‘laboratorio’ anarchico Ligèra che si ‘riunisce’ contro Salvini alla Pomposa e non per la sola durata del comizio, ma per 24 ore. Poi, sempre contro l’arrivo del ministro in città, ci sono altre due manifestazioni ognuna in un punto diverso. Vien da chiedersi come mai il 25 aprile siano scesi in piazza solo due collettivi, ovvero Ligéra e Scintilla mentre Guernica, Libera e Modena Anfifascista non si siano uniti alla protesta contro il Cpr. Fatto sta che il 3 maggio ci saranno tutti.
La segreteria della Cgil ha annunciato una passeggiata democratica e antifascista. Il ritrovo è alle 14 davanti al Palazzo dei Musei, Largo Sant’Agostino. In occasione del comizio di Salvini dalle 14,30 in piazza Matteotti, infatti, la Cgil insieme ad altri attivisti, per protestare contro le politiche del vicepremier, distribuirà volantini e magliette oltre a dar vita appunto alla passeggiata. L’invito per i partecipanti è quello di vestirsi di rosso.
Il Guernica, invece, annuncia un evento pubblico al Novi Sad a partire dalle 13 e fino alle 16. «Viviamo in una città e in una Regione dove le condizioni di vita si fanno sempre più precarie e difficili. Un territorio inquinato e sempre più attanagliato da interessi speculativi – affermano dal collettivo –, condizioni di lavoro sempre più ricattatorie, diritto all’abitare negato da canoni irraggiungibili ai più e un welfare sempre più esclusivo. Viviamo in una citta in cui le istituzioni difendono unicamente gli interessi aziendali e la campagna elettorale solleva un l’unico argomento, fatto proprio sia dal governo cittadino che dalle principali opposizioni, cioè la spartizione del tema della sicurezza inteso unicamente come abbandono dei quartieri in nome di riqualificazioni a misura di centri commerciali e colossi aziendali». E ancora: «Non c’è nulla di nuovo nella becera propaganda del ministro dell'Interno così come in quella dei suoi simili che battono altre bandiere. In questi giorni Modena sarà cinta d’assedio prima dal leader della Lega e poi da quello del Pd. A partire da venerdi 3 maggio riprendiamoci la dignità che questi cercano di calpestare».
Ma potrebbero esserci anche tanti turisti, a Modena, venerdì. Infatti il centro storico, in mezzo a cortei e contro manifestazioni sarà anche teatro di importanti eventi enogastronomici, primo tra tutti la Lambruscolonga che porterà nel cuore della città oltre mille persone.