
Il giornalista e scrittore intervistato dall’europarlamentare Stefano Bonaccini al Club Europa 92 "Nei miei libri racconto i grandi protagonisti della storia dello sport e della musica che ci hanno lasciato".
Da governatore a europarlamentare e ora anche ’giornalista ad honorem’. Stefano Bonaccini, per una sera, ha messo nell’armadio il ruolo del politico (ma solo per qualche ora) e ha vestito i panni del cronista. E questo solo ed esclusivamente per Marino Bartoletti, giornalista e scrittore, protagonista indiscusso della partecipatissima serata organizzata dal Panathlon Club al ristorante Club Europa 92 di Cesare Clò.
Lo sport e la musica sono stati il filo conduttore della chiacchierata tra Bonaccini e Bartoletti: un’ora e mezza durante la quale si è parlato dei grandi personaggi e, in qualche modo, anche della storia del nostro Paese.
La presidente del Panathlon Maria Carafoli, prima di presentare l’evento, ha voluto illustrare due dei tantissimi progetti di solidarietà che vedono attualmente impegnato il club: il completamento del budget per le borse di studio da assegnare agli studenti dell’indirizzo Sport del Liceo Scientifico ’Alessandro Tassoni’ di Modena e quello che ha come obiettivo di dotare di una nuova strumentazione la Struttura Complessa di Radioterapia del Policlinico di Modena, diretta da Alessio Bruni.
Il Panathlon infatti è da anni in prima linea per sostenere tutti i progetti di solidarietà della nostra provincia.
A prendere la parola poi è stato Marino Bartoletti che, intervistato appunto dall’europarlamentare Stefano Bonaccini, ha ripercorso la genesi e l’avventura editoriale di cinque dei suoi tanti libri (’La cena degli dei’, ’Il ritorno degli dei’, ’La partita degli dei’, ’Il Festival degli dei’ e ’Almanacco del Festival di Sanremo’), tutti pubblicati con l’editore Gallucci tra il 2020 e il 2024 e dedicati alle passioni che hanno attraversato la sua carriera: lo sport e la musica, il Festival di Sanremo in particolare. Tra aneddoti, curiosità e la lettura di alcune brani, un viaggio nella memoria che diventa il racconto di un Paese attraverso quelle che Bartoletti definisce "divinità laiche": da Maradona a Enzo Ferrari, da Mia Martini a Vasco Rossi. Il tutto impreziosito dagli intermezzi musicali di Marco Dieci, compositore e musicista, storico collaboratore di Pierangelo Bertoli, applaudito dai tanti soci Panathlon e dagli ospiti presenti, un pubblico attento e appassionato, ringraziato dallo stesso Bartoletti per l’atmosfera di calore e amicizia, tra cui erano presenti il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari, il presidente del Consorzio Cimone Luciano Magnani, Antonio Panini e Maurizio Fini, Gran Maestro della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale, che ha offerto alcuni omaggi ai protagonisti della serata.
Marino Bartoletti, durante la sua chiacchierata con Bonaccini, ha parlato di alcuni ’protagonisti’ dei suoi libri soffermandosi in particolare su Enzo Ferrari, che lui ha "conosciuto molto bene" e che ha definito una "genio ferito dalle tante sofferenze che ha passato nella vita, la più grande di tutte la perdita dell’amato figlio, strappato alla vita dalla distrofia muscolare, malattia che non lascia scampo". Parole accorate anche per un altro ’figlio della nostra terra’: Pierangelo Bertoli, autore – a detta di Bartoletti – di alcuni brani straordinari della nostra storia musicale".
b.m.