Manutenzione del verde: "La gestione è nostra, a Bologna le procedure"

L’assessore Guerzoni risponde a un’interrogazione di Fratelli d’Italia: "L’adesione e gli accordi quadro non sono appalti di global service".

L’adesione dell’Amministrazione comunale ai contratti di servizio per lo svolgimento della manutenzione ordinaria di verde, edifici istituzionali e scolastici del soggetto aggregatore ’Città Metropolitana’ di Bologna, così come gli accordi quadro, non sono appalti di global service. Il ‘servizio’ offerto riguarda esclusivamente la parte procedurale, mentre la gestione della fase esecutiva rimane a cura dei singoli Enti che aderiscono.

Lo ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni nella seduta del Consiglio comunale lunedì rispondendo all’interrogazione di Fratelli d’Italia sulla manutenzione del verde e la convenzione tra la Città metropolitana di Bologna e la Società consortile Erves 2. L’istanza presentata da Elisa Rossini, in particolare, chiedeva quali sono le società che si sono occupate della manutenzione e della pulizia delle aree verdi dal 2019 a oggi e con che contratti, a quanto ammonta la spesa complessiva per manutenzione del verde della scorsa legislatura e per quale ragione l’amministrazione ha deciso di aderire alla convenzione tra Città Metropolitana di Bologna e società cooperativa arl Erves 2. L’interrogante ha inoltre chiesto a quanto ammonta l’offerta economica di Erves 2 e perché non è stato coinvolto il Consiglio comunale nella decisione di aderire alla convenzione.

L’assessore ha evidenziato che ogni Amministrazione in relazione alle esigenze tecniche e alle necessità della città, decide quali strumenti normativi utilizzare per far fronte alle necessità di manutenzione e che, in tutto il Paese, ci sono Amministrazioni che hanno scelto di puntare sul global service, ovvero di convogliare tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria in un unico grande contenitore, mettendo insieme opere, lavori, gestione, impiantistica e altro. Una scelta che, per Guerzoni, è legittima ma totalizzante per l’Ente e che non è quella fatta a Modena.

L’assessore ha poi spiegato che la Città Metropolitana di Bologna ha i requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei soggetti aggregatori con riferimento al territorio regionale e sono molte le Amministrazioni che hanno scelto di utilizzare questo strumento. Il soggetto aggregatore bandisce le gare per Enti locali ed altri soggetti pubblici e stipula le convenzioni con i fornitori, a cui possono aderire le Pubbliche amministrazioni della Regione che così facendo possono occuparsi della sola fase esecutiva. L’adesione, spiegano i tecnici, consente una notevole semplificazione dell’attività tecnico-amministrativa e una migliore efficienza in termini di risultato: il progetto e la gara vengono effettuati dalla Città Metropolitana, con risparmio di tempo e risorse comunali. Gli Enti aderiscono solo per le attività proposte di cui hanno necessità con ampi margini di personalizzazione per il servizio e, a differenza dei precedenti affidamenti, i servizi sono effettuati con modalità a canone e vengono gestiti direttamente dall’impresa affidataria, che è anche incaricata della periodica ricognizione dello stato di manutenzione.