REDAZIONE MODENA

Manfredini sfida il sindaco Zaniboni a Camposanto (Modena)

Centrodestra all’attacco con l’ex civico. Decisivi i voti dei Cinquestelle

Manfredini sfida il sindaco Zaniboni

A contendersi il 14 e 15 maggio la guida dell’amministrazione di Camposanto il sindaco uscente Monja Zaniboni e Daniele Manfredini, volto già noto alla politica locale per essersi candidato in passato ben due volte alla testa di formazioni civiche. Nella prossima consultazione Manfredini sarà sostenuto da ’Centrodestra per Camposanto’. Ne fanno parte: Mauro Neri (capolista), Daniele Capaldo, Majlinda Cimo, Mattia Orlandini, Pierluigi Masotti, Roberto Sala, Annamaria Pareschi, Andrea Perrone, Mauro Garuti, Mario Cavicchi, Marcello Manfredini e Roberto Dallari. Mentre Zaniboni confida sul pieno appoggio di una lista civica di ispirazione di centrosinistra, ’Noi per Camposanto’, che schiera Simone Balboni, Cinzia Bellodi, Elisabetta Borghi, Sonia Costi, Orsola D’Agata, Priya Kewal, Amarjit Kumar, Umberto Neri, Aldo Pelloni, Andrea Resca, Esterina Spatari e Giacomo Vincenzi. Gli elettori chiamati al voto sono poco più di 2.400, che verranno distribuiti sui 3 seggi. Ci sarà da eleggere, oltre al sindaco, anche il consiglio comunale che in base alla popolazione presente censita nell’ultimo censimento nazionale risulterà composto di 12 rappresentanti, 8 dei quali spetteranno alla lista di maggioranza e 4 saranno appannaggio, invece, della minoranza. Cinque anni fa era finita con la vittoria del centrosinistra che aveva eletto sindaca Monja Zaniboni, la quale aveva prevalso sull’avversario di centrodestra, l’esponente di Forza Italia Mauro Neri, con uno scarto di quasi 150 voti. Era finita 55,96% a 44,04%. Il risultato, però, della consultazione elettorale più recente risalente alle politiche dell’anno scorso vide il candidato di centrodestra raccogliere in paese il 47,02% alla Camera contro il 31,41% dello sfidante di centrosinistra. Perciò nel duello che si profila tra poche settimane saranno decisivi soprattutto l’8,11% dei voti dei pentastellati ed il 6,66% di AzioneItalia Viva, quantomai necessari al centrosinistra per rimontare lo svantaggio. Cinque anni fa si recarono ai seggi appena il 58,49% degli elettori aventi diritto.

Alberto Greco