"Una città aperta, innovativa, creativa, che non lascia indietro nessuno e dà sostegno a tutti in un momento come questo decisamente difficile". Così il sindaco Riccardo Righi, ieri mattina, ha fotografato Carpi nel presentare il bilancio di previsione 2025-2027 del Comune, che è stato poi discusso in Consiglio nel pomeriggio. La manovra per il 2025 si attesterà su poco meno di 58 milioni di euro per la spesa corrente e su 44 di spesa in conto capitale nel triennio (21,3 milioni nel 2025). Per farvi fronte, l’Amministrazione comunale disporrà di 3,5 milioni in meno: "Oltre ai tagli della spending review sia nel 2024 che nel 2025 per un totale di 450 mila euro – ha spiegato il primo cittadino – e alla riduzione del Fondo statale di Solidarietà Comunale, il nostro Comune ha gestito con risorse interne di quasi 200 mila euro il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, una spesa giusta ma non sostenuta da adeguati trasferimenti statali, che ha lasciato i Comuni a dover fronteggiare la copertura di tali costi. Inoltre, registriamo il mancato introito dei dividendi Aimag (pari a 1,559 milioni) per il 2024 e una previsione di contrazione significativa per il 2025. A fronte di questa situazione, abbiamo sostenuto un aumento di trasferimenti per 850.000 euro all’Unione Terre d’Argine, necessari per garantire il mantenimento della qualità e della qualità dei servizi fondamentali offerti, come le politiche educative e scolastiche e tutti i diversi servizi che offriamo verso persone con fragilità, anziani, minori e le loro famiglie". Una cifra mancante che, come ha sottolineato Mariella Lugli, assessore al Bilancio, "non poteva essere raccolta dalle pieghe del bilancio". Di qui la decisione di aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,6 allo 0,8%, con una previsione di gettito di 2,5 milioni. La parte corrente di quasi 58milioni di euro sarà destinata per il 46% ai trasferimenti all’Unione, il 20% per servizi alla città (verde, viabilità, sport, giovani), 19% per il personale, 5% utenze, fondi per accantonamento (4,5%), rimborsi di prestiti e interessi passivi (3,8%). Sul fronte investimenti, "risorse importanti saranno destinate allo sport, sia a livello di manutenzione degli impianti esistenti che per la palestra multifunzionale. Ma molto è già vincolato dalle opere avviate per il Pnrr che dovranno essere concluse e collaudate entro giugno 2026". "Il 2025 - ha concluso Righi - sarà l’anno in cui si avvierà il percorso del nuovo ospedale, ora oggetto della conferenza dei servizi, per procedere poi agli espropri".
Maria Silvia Cabri