Maltempo a Modena, fiumi ancora sorvegliati speciali: “Chiedere lo stato d’emergenza”

Ieri giornata di tregua dalle piogge, ma restano i problemi soprattutto in Appenino per le frane. L’assemblea regionale ha sollecitato la giunta a chiedere immediatamente lo stato di emergenza

Modena, 27 giugno 2024 – La tregua è arrivata: il maltempo si è fatto da parte ed è partita la conta dei danni. L’Assemblea regionale, attraverso un ordine del giorno, ha sollecitato la Giunta Bonaccini a chiedere lo stato di emergenza per l’ondata di maltempo che si è abbattuta in questi giorni in Emilia.

Maltempo a Modena, fiumi ancora sotto osservazione
Maltempo a Modena, fiumi ancora sotto osservazione

Intanto ieri pomeriggio hanno riaperto al transito i ponti sul Secchia: Ponte Alto e ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, consentendo quindi una ripresa della normalità nel traffico. Riaperto dalla Provincia il ponte di Navicello vecchio sul fiume Panaro e riapre oggi, dopo le operazioni di pulizia, anche via Curtatona, con il ponte sul fiume Tiepido. Ieri è rimasto invece chiuso il ponte di Concordia sulla provinciale 8 e anche ponte Pioppa a San Possidonio, sulla sp 11. Per quanto riguarda la situazione delle strade provinciali, resta ancora chiusa per frane e smottamenti la strada provinciale 26 in località Due Querce a Pavullo e, sempre sulla strada provinciale 26 si transita a senso unico alternato a Guiglia. Ieri è rimasta comunque in vigore l’allerta Arancione per criticità idraulica. Tanti gli interventi in questi giorni dei vigili del fuoco impegnati anche nel recupero di persone ed animali, in particolare nell’ area golenale a Campogalliano.

Nella tarda mattinata, invece, una signora che percorreva la via Vandelli, a San Michele dei Mucchietti ha perso il sentiero e si è trovata dal lato opposto del fiume, ‘gonfio d’acqua’. Non riuscendo a tornare sul sentiero, non potendo attraversare il fosso è stata raggiunta dagli operato ri del Soccorso Alpino.

"Come tutti gli anni, entrando nel pieno della stagione estiva sul nostro Appennino sono in aumento gli escursionisti – afferma Raffaello Seghi, vice capostazione del Soccorso alpino Monte Cimone – Il rischio zero non esiste in nessuna delle attività che svolgiamo ma un messaggio importante da far passare è che non è la montagna ad essere pericolosa ma l’uomo con i suoi comportamenti. E’ quindi fondamentale la prevenzione: quando si organizza un’escursione è bene guardare prima il bollettino meteo e pianificare attentamente l’itinerario, lasciandone traccia a chi è a casa. L’itinerario deve essere proporzionale alle proprie capacità fisiche perchè più che la distanza, conta il dislivello. Inoltre è importante l’abbigliamento: indumenti caldi, di ricambio perchè la temperatura che ci può essere a valle può essere sicuramente diversa da quella in quota e il tempo in Montagna cambia rapidamente. Infine particolare attenzione deve essere data alle scarpe: devono essere sì comode ma permettere una buona aderenza lungo i sentieri. Affidatevi agli esperti della montagna, alle guide: figure preparate che possono spiegare come si affronta in modo corretto la montagna. Importante, infine, la tecnologia: scaricate l’applicazione gratuita messa a punto dal soccorso alpino e dal Cai. Si chiama Georesq che permette di far scattare direttamente l’allarme e attivare i soccorsi".