Modena, 31 ottobre 2023 – Dopo l’allerta meteo ‘rossa’ nel nostro Appennino valida fino a ieri sera, oggi resta l’allerta ‘arancione’ per frane e piene dei corsi minori oltre all’incognita vento. Per la Protezione Civile regionale "saranno possibili fenomeni franosi, diffusi ruscellamenti lungo i versanti ed erosioni delle sponde nel reticolo minore".
Dopo il lungo periodo siccitoso, ora il territorio modenese fa i conti col perdurare delle precipitazioni: breve tregua nella giornata di Ognissanti, poi una nuova perturbazione nord atlantica – fa sapere 3BMeteo – si farà strada tra giovedì e venerdì con venti burrascosi e raffiche di oltre 90/100 km/orari. Una situazione che non è destinata a migliorare per la prima metà di novembre.
A Sestola, in questi giorni sono caduti 245 mm di pioggia, un quarto di tutta la pioggia del 2023. Ieri mattina e pomeriggio il picco delle precipitazioni è stato in Val di Luce, zona Fiumalbo, con 145 mm di pioggia in poche ore (94 mm allo Scaffaiolo di Fanano, 86 mm al Cimone) ma ben di più ne erano previste in serata. Forti raffiche di vento ovunque, con una massima di 167 km/orari a Croce Arcana (Fanano). Fortunatamente, il costante monitoraggio dei tecnici non ha rilevato particolari criticità, ad eccezione dell’alto Frignano.
Ieri mattina il personale della Provincia è intervenuto sulla s.p. 486 tra Piandelagotti e Sant’Annapelago a causa della tracimazione di un torrente in strada, per favorire il deflusso dell’acqua senza interrompere il transito veicolare. Leggera tracimazione anche del lago Santo, per ora assorbita dal nuovo canale di deflusso.
Nella valle delle Tagliole preoccupa il susseguirsi delle piene che, causa l’ostruzione di tronchi, allagano il ponte delle Ghiare che collega le frazioni di Tagliole/Lago Santo (Pievepelago) e Rotari (Fiumalbo). "Succede ad ogni piena – protestano gli abitanti ed esercenti della zona – e succederà sempre finché il ponte non verrà sostituito con uno più alto ed idoneo a sopportare l’impeto del torrente. Il fiume accumula tronchi e rami anche sopra il ponte, oltre ad erodere la massicciata delle sponde. Eppure si tratta di una strada frequentata da residenti e turisti, unica alternativa perché la zona di Tagliole /Lago Santo non resti completamente isolata nel caso (purtroppo non raro) di massi caduti sulla strada comunale da Pievepelago in località Groppe".
Già nel 2020 il ponte subì ingenti danni dalle piene, ora la richiesta sempre più pressante di un adeguamento della struttura ai mutati eventi climatici. Nuovi eventi climatici che preoccupano anche a Fiumalbo dove Gian Luigi Ladurini, residente ed esperto ambientale, ha lanciato un appello sui social con video dell’ultima piena: "Bastano poche ore di pioggia per portare i fiumi in piena. Se non si fa nulla, Fiumalbo è a rischio inondazione" ha scritto, riferendosi agli argini ristretti nel corso degli anni e alla necessaria manutenzione idraulica.
Tra tante preoccupazioni, una nota positiva: è stato temporaneamente risolto il problema della famiglia di Montecreto che non poteva raggiungere la propria abitazione, dopo la frana d i 5 mesi fa che aveva inghiottito la strada d’accesso. Ora è stato scongiurato l’abbandono della casa nel periodo invernale grazie ad una deviazione. Ma l’Appennino è fragile e necessita di costante monitoraggio. Tutti i tecnici della Provincia di Modena sono al lavoro da domenica sera effettuando una serie di ricognizioni sul territorio provinciale, con particolare attenzione alle zone già interessate da movimenti franosi nei mesi scorsi. Sono stati verificati anche i percorsi Natura (Panaro, Secchia e Tiepido) che fino a ieri sera erano tutti aperti e percorribili.
"Al momento tutte le strade sono transitabili, proseguiremo il monitoraggio fino alla cessazione dell’allerta" dice la Provincia.