Montese, 4 agosto 2024 – Non gli ha lasciato scampo il malore improvviso che venerdì sera lo ha colpito durante il trekking in notturna da Villa d’Aiano a Torre Jussi, nel territorio comunale di Castel d’Aiano, sull’Appennino bolognese.
Dino Venturi, settantatrè anni, di Montese, partecipava all’annuale camminata "per non dimenticare tutte le vittime del terrorismo e in particolare quelle della strage della stazione di Bologna".
La partenza è avvenuta alle 19, come previsto, e dopo una ventina di minuti si è consumata la tragedia.
Dino Venturi era in testa al gruppo assieme ad altre tre o quattro partecipanti.
Superata una breve salita si sono fermati per ricompattare il gruppo.
Venturi si è accasciato al suolo e subito due partecipanti all’escursione gli hanno praticato il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi allertati immediatamente.
Sono arrivati l’automedica del 118 con un medico a bordo, l’ambulanza da un paese del bolognese e l’elisoccorso.
Non c’è stato nulla da fare. Dino Venturi era molto conosciuto sia a Montese, suo paese natale, che a Zocca, dove ha abitato tanti anni con la famiglia.
Era un dipendente dell’Enel: la sua profonda passione per il ciclismo lo aveva portato a organizzare sui suoi monti, per alcuni anni, la gara nazionale riservata ai medici e ai veterinari.
Amava anche la fotografia, la musica e, da autodidatta, si cimentava nell’informatica.
Da alcuni anni era diventato un camminatore, animato da una grande passione.
Andava alla scoperta di luoghi reconditi del territorio, apriva i vecchi sentieri e accompagnava alla scoperta di questi luoghi i suoi amici del gruppo ’Le Marmotte’, da lui tesso fondato.
La notizia della sua scomparsa ha destato profonda impressione nelle comunità che vivono sui monti.