MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Macchioni Il gran debutto all’Arena: "Qui è davvero tutta un’altra cosa"

Il tenore sassolese stasera a Verona vestirà i panni di Pong nell’allestimento di Zeffirelli della ’Turandot’ "L’impatto sonoro e visivo è speciale. Come essere abbracciati virtualmente da 14mila persone che ti circondano"

Macchioni Il gran debutto all’Arena: "Qui è davvero tutta un’altra cosa"

Sassuolo (Modena), 8 giugno 2024 – È un percorso artistico fra talent show e grandi teatri, quello di Matteo Macchioni, il primo tenore ‘pop’ di ‘Amici’, giovane artista tra i più conosciuti nella lirica internazionale. Nato a Sassuolo nel 1983, Matteo si è dedicato fin da bambino allo studio della musica e nel 2007 consegue, con il massimo dei voti, la laurea magistrale in pianoforte, coltivando parallelamente la preparazione e la passione per il canto lirico, ambito nel quale si laurea, con il massimo dei voti e la lode, nel 2019, mentre è già in piena attività artistica in tutto il mondo. Ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più prestigiosi Teatri d’Opera e sale da concerto del mondo, e stasera, per la prima volta si esibisce all’Arena di Verona, all’Opera Festiva, con la ‘Turandot’ di Giacomo Puccini per la regia di Franco Zeffirelli.

La prima volta all’Arena di Verona: come si sente?

"Emozionato, lo ammetto. Mi sono già esibito a Verona, al Teatro Filarmonico, ma questo è il ‘debutto’ all’Arena. Faccio questo mestiere da oltre 14 anni, ma non avevo mai cantato in una location come questa, un anfiteatro, con scenografie enormi, visto che verrà messa in scena la ‘Turandot’ con l’allestimento di Franco Zeffirelli. Ho calcato tanti palcoscenici, ma questo è speciale anche per l’impatto sonoro e visivo, a fronte di 14mila persone che saranno sedute non solo di fronte ma anche di fianco al semicerchio, come in un grande abbraccio virtuale".

Che personaggio interpreta lei?

"Pong, adatto per un tenore di lirico leggera o ‘di grazia’, come sono io. È la prima volta che interpreto questo ruolo, quindi è per me un doppio debutto, e una doppia emozione".

Il prossimo appuntamento per l’estate?

"Quello, immancabile al Rossini Opera Festival, ad agosto, con ‘L’equivoco stravagante’. È sempre un onore esibirmi al teatro Rossini, ancora di più nell’anno in cui Pesaro è capitale della cultura".

Lirica ma anche…musica pop nel suo repertorio: anima doppia?

"La mia carriera artistica è duplice: principalmente la mia anima è lirica, ma c’è anche un crossover che mi porta alla strada più pop. Ad ottobre scorso è uscito il mio disco, ‘Il momento più vero’, che consacra la collaborazione con Piero Cassano, un vero mito nel panorama musicale, compositore, editore e cantante. Io stesso ho scritto alcuni brani e ho anche un’attività discografica. In questo modo la mia vena compositiva si esprime pienamente, a 360 gradi, mentre la mia carriera lirica va avanti ed è in pieno arricchimento. La musica per me rappresenta un amore molto vasto che si sviluppa su due binari diversi ma che si rispettano".

Che rapporto ha con Sassuolo?

"È la mia città e ho anche comprato casa: magari la uso solo per cambiare le valigie, ma ci torno sempre, appena posso".