"Sabato pomeriggio andiamo a fare un giro a Reggio, venite anche voi o avete impegni?".
Erano le 19.30 di giovedì quando una delle amiche di Alice Neri, la 32enne il cui corpo è stato trovato carbonizzato all’interno della sua macchina venerdì sera, le ha inviato questo messaggio. "Alice mi ha risposto al messaggio, affermando che non avevano impegni", spiega l’amica oggi distrutta per la grave perdita, che poi le aveva scritto: "Benissimo ci sentiamo domani (venerdì, ndr) per accordarci sull’orario". Ma questo messaggio, Alice non lo hai mai visualizzato.
Come la famiglia, anche le amiche della giovane mamma di Rami di Ravarino non si danno pace. "A volte mi pare di vivere un incubo dal quale prima o poi mi sveglierò – racconta una di loro –. Altre volte, invece, drammaticamente realizzo che non la sento più, che non ci inviamo più i nostri messaggi quotidiani e le cose buffe che ci facevano ridere. Perché Alice era così, solare, sorridente, capace di strapparmi un sorriso anche nei momenti di tristezza. E io ero così per lei".
"Non mi capacito di quello che è successo, cerco nella mente delle spiegazioni ma non le trovo. Venerdì mattina ho notato che il mio messaggio era stato consegnato ma non letto da Alice, e l’ho trovato strano, non da lei. Poi a metà mattina ho saputo che i familiari non avevano più sue notizie. – spiega ancora l’amica – Quando sabato mattina ho letto la terribile notizia del ritrovamento di un corpo di una donna di 32 anni, dentro di me il terrore si è fatto strada. Fino all’ultimo ho sperato che non fosse lei. Ancora non riesco a crederci. Sono tragedie che si sentono in televisione ma si pensa sempre che siamo lontane da noi. Ora invece siamo tutti qui a piangere la nostra Alice".
L’amica descrive la 32enne come una giovane "felice, realizzata sul lavoro dove di recente aveva anche assunto il ruolo di caporeparto, con una figlia meravigliosa e un marito che amava molto. Erano innamoratissimi, Nicholas era sempre dolce con lei, la riempiva di coccole e premure, e di belle sorprese". Dal colpo di fulmine reciproco, alla convivenza, poi la proposta di matrimonio e la figlia adorata da entrambi i genitori. Le amiche, le colleghe e i colleghi di lavoro. Una vita tranquilla e serena quella di Alice".
Viviamo tutti in una sorta di limbo - prosegue l’amica -. Non è da Alice restare fuori fino a tardi, e neppure non fare ritorno a casa. Abbiamo vissuto ore aggrappati alla speranza, poi dalla notizia appresa dai giornali è iniziato l’inferno. Non ci diamo pace, speriamo solo di avere presto maggiori notizie, e soprattutto che le indagini riescano a scoprire chi ha potuto fare questo ad Alice e che questa persona paghi per quello che ha fatto, togliendo la vita ad una ragazza di 32 anni e lasciando una bimba di quattro anni senza la propria mamma, e un marito senza la moglie".