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Luci al Carani, torna il cinema dopo 12 anni

Il 30 novembre la prima proiezione dopo la riapertura del teatro la scorsa primavera. L’ultima fu al San Francesco che chiuse nel 2012

La sala del teatro Carani verrà utilizzata anche come cinema

La sala del teatro Carani verrà utilizzata anche come cinema

Il cinema torna a Sassuolo. E non si parla, si badi bene, della troupe che da oggi a giovedi utilizzerà parte del centro cittadino come set per qualche scena di ‘ICp’, la nuova serie Neflix – prodotta da Cattleya - con Luca Zingaretti come protagonista. Ma di quel grande schermo le cui luci, in città, sono spente da più di 10 anni. A colmare la lacuna il Teatro Carani che, riaperto dopo 10 anni di stop la scorsa primavera, da sabato 30 novembre ospiterà anche, oltre alla stagione teatrale già in corso, proiezioni cinematografiche. L’annuncio campeggia sulla home page del sito dello storico teatro, e tanto vale prenderlo per buono, visto che le voci in merito si sovrappongono con crescente frequenza. Sassuolo, insomma, riaccende le luci di quel grande schermo che si spensero per l’ultima volta quando chiuse il San Francesco, nel gennaio 2012, e che il Carani aveva spento addirittura un anno prima, ovvero a gennaio 2011. E sono moltissimi a ricordare come l’ultimo film programmato al Carani – allora Teatro Cinema, poi solo Teatro - fosse stato ‘The social network’, pluripremiata pellicola di david Fincher (4 Goden Globe) che tuttavia raccolse in un fine settimana, raccontano le cronache di allora, giusto una decina di spettatori. Troppo pochi, e abbastanza per spegnere lo schermo della storica struttura di viale XX settembre – che da lì al 2014 ospiterà solo appuntamenti teatrali, e ottobre di quell’anno verrà dichiarato inagibile – e per far capire che il cinema, a Sassuolo, aveva fatto il suo tempo, come confermato poi dalla chiusura della ‘San’, che arriverà a stretto giro. Tempo che, tuttavia, è galantuomo: ne è passato parecchio, ma dal 30 novembre le luci si riaccendono sul grande schermo e, finalmente è il caso di dire, si spengono in platea.

Stefano Fogliani