Doppio appuntamento per il Modena Organ Festival che domani sera alle 20.45 nella chiesa di Gesù Redentore, in via Leonardo da Vinci, ospiterà il maestro Fabio Mancini (in foto), concertista milanese di fama internazionale. Il suo sarà un concerto davvero particolare: oltre ad alcuni gioielli di Bach, come il "Preludio e fuga in do maggiore BWV 547" e la "Toccata e fuga dorica BWV 538", presenterà anche una speciale elaborazione dei "Quadri di un’esposizione" di Musorgskij per organo e sintetizzatore Moog, uno strumento elettronico ormai storicizzato ed entrato anche nel repertorio colto. Il concerto valorizzerà il possente organo sinfonico Hewins Pedrini collocato nell’architettura contemporanea della chiesa di Gesù Redentore. Domenica alle 15.30 in Duomo, poi, un altro appuntamento (in collaborazione con l’Ammi, Associazione mogli dei medici italiani) vedrà protagonisti i maestri Stefano Pellini, organista titolare della nostra Cattedrale, e Francesco Gibellini alla tromba. "Laudate Deum in sono tubae" è appunto il titolo del concerto che prenderà le mosse dal Seicento di Henry Purcell, con la Sonata in Re maggiore, per toccare Bach e Torelli, Rheinberger e Telemann, esaltando soprattutto le atmosfere barocche dell’incontro fra l’organo e la tromba. Il maestro Gibellini si esibisce regolarmente in Italia e all’estero. Entrambi i concerti proposti dal Modena Organ Festival sono a ingresso libero. s.m.
CronacaL’Organ Festival raddoppia. Mancini stupisce col Moog . Note barocche in Duomo