REDAZIONE MODENA

"Lo diciamo da tempo: servono tutele concrete"

Carlo Curatola, presidente dell’Ordine: "Sempre più professionisti andranno via. E se la situazione non cambia i rischi saranno tantissimi: bisogna intervenire"

Carlo Curatola, presidente dell’Ordine

Carlo Curatola, presidente dell’Ordine

Modena, 1° novembre 2024 – Quanto accaduto ai sanitari, prima minacciati e poi percossi dai familiari di una paziente che rifiutava un prelievo, "conferma che i nostri allarmi non erano esagerati. Se continua così, assisteremo alla fuga di medici e infermieri dal servizio sanitario nazionale, con conseguente chiusura di ambulatori e ospedali" spiega Carlo Curatola, presidente dell’Ordine dei medici di Modena, che snocciola poi i numeri dell’osservatorio sulla violenza nei confronti dei "camici bianchi", istituito dall’Ordine professionale nel 2017. Nel 2022 le segnalazioni fatte all’osservatorio sono state 38, l’anno scorso 12, mentre quest’anno finora sono nove (tre da medici donne e sei da uomini). In sette casi si è trattato di violenze verbali, negli altri due ci sono stati anche atti violenti sugli arredi. "Tra le cause scatenanti degli episodi: tre richieste di certificazioni di malattia, quattro prescrizioni, un certificato assicurativo e uno di invalidità". Sull’aggressione ai danni dei due infermieri all’ospedale di Baggiovara, è intervenuto ieri anche Luca Sabattini, consigliere regionale e ricandidato Pd: "Ritengo fondamentale che la politica si adoperi per garantire maggiore sicurezza agli operatori della sanità. Il tema è politico: la loro sicurezza fisica rappresenta il primo e più immediato livello di tutela, garantendo a chi opera in prima linea la serenità necessaria per svolgere al meglio il proprio lavoro. A questa azione, però, deve affiancarsi un sistema di supporto psicologico e legale per gli operatori vittime di violenza, affinché possano contare su un aiuto concreto".

"Accanto alle necessarie azioni formative, preventive ed educative, serve una risposta rapida: bisogna ripristinare i posti di polizia negli ospedali. Potrebbero essere gestiti a rotazione da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale in modo da pesare il meno possibile sulle altre attività delle Forze dell’Ordine – il commento Ludovica Carla Ferrari, candidata alle regionali con il PD –. Bisogna ristabilire da subito un clima di fiducia tra operatori e famiglie". "Agire in maniera premeditata e squadrista all’interno di un reparto nei confronti di un infermiere rappresenta un fatto di una gravita inaudita – le parole di Antonio Platis (Fi) – che va condannato non solo nelle sedi giudiziarie, ma anche in quella pubblica ed istituzionale".