L’intelligenza artificiale per trovare funghi

E’ l’idea lanciata dal sito Geoticket.it: "Incrociamo i dati su piovosità, esposizione al sole e tipo di foresta, poi compiliamo le mappe"

L’intelligenza artificiale per trovare funghi

Per andare a funghi ora può essere utile anche la tabella scaricabile da internet

L’intelligenza artificiale per sapere dove trovare funghi porcini nei boschi appenninici. Quella che era una semplice attività di svago o di integrazione reddito familiare, si evolve in modo forse da snaturarne le caratteristiche della raccolta basata su conoscenza del bosco, occhio per l’avvistamento e buone gambe. Già numerosi fungaioli usano da tempo rilevatori della posizione gps per memorizzare i posti buoni, altri usano lampade e visori per la -proibita- raccolta notturna. Ora vi sono siti che prevedono le zone di raccolta. Geoticket.it offre infatti mappe ‘di crescita funghi basata sull’intelligenza artificiale, progettata per aiutare a ottimizzare le uscite di raccolta e trovare i funghi migliori. La tabella incrocia i dati di altitudine, piovosità, esposizione al sole e tipo di foresta’. Previsioni in anticipo: ‘incrociamo migliaia di dati ‘-spiega il sito- per prevedere la crescita fungina in collaborazione con le autorità locali, i consorzi e le pubblicazioni autorevoli del settore che, con lavoro costante e professionalità, ci informano prontamente sulla nascita e crescita dei preziosi boleti nell’area indicata. La tabella intelligente si ottiene scaricando l’applicazione Geoticket disponibile gratis. La tabella non è perfetta, è soggetta a cambiamenti basati sulle informazioni ricevute e si propone come una "traccia" dove indichiamo ai raccoglitori di funghi i posti più attrattivi al momento.’ Il sito offre anche il servizio di vendita tesserini in varie zone italiane. Per i residenti invece vi sono solo sfoghi sui social per l’eccessivo numero di raccoglitori, una normativa che non li agevola come in altre zone, limiti di raccolta da rivedere e soprattutto segnalazioni di danni al sottobosco, dove vengono spesso sistematicamente distrutti i funghi ritenuti non commestibili ma importantissimi per l’equilibrio naturale boschivo. Tante le proposte per migliorare la situazione per residenti e non residenti (che lamentano costi eccessivi dei permessi giornalieri) che si spera vengano ben valutati nella prossima normativa triennale di raccolta sul nostro Appennino.

g. p.