REDAZIONE MODENA

Liceo Muratori-San Carlo: "Riscaldamento, continui guasti. La situazione è insostenibile"

Il disagio coinvolge quasi 1500 studenti che protestano per voce del rappresentante d’istituto: "In aula con giacca e sciarpa. Pronti a fare sciopero". La Provincia: "Situazione monitorata" .

Liceo Muratori-San Carlo: "Riscaldamento, continui guasti. La situazione è insostenibile"

Continui guasti all’impianto di riscaldamento, che a volte funziona solo per poche ore, altre volte si accende in ritardo e in qualche occasione risulta totalmente fuori uso. Una situazione diventata "intollerabile" non solo per gli studenti – poco meno di 1500 – ma anche per lo stesso personale che vi lavora. Parliamo del liceo Muratori-San Carlo, fiore all’occhiello dell’istruzione modenese: disagi principalmente nella sede di via Cittadella ma qualche lamentela anche nell’edificio di via Cavour.

A dare voce al malcontento è una lettera firmata da Matteo Zaccarelli (nella foto in alto a destra), rappresentante degli studenti e portavoce del comitato ’Noi per Modena’. "Andare a scuola – sottolinea Zaccarelli – significa anche frequentare un ambiente confortevole ed accogliente. Quest’inverno, al liceo Muratori - San Carlo, tuttavia, non è così. Tristemente – aggiunge –, situazioni analoghe riguardo l’istituto Barozzi attestano che il nostro amato liceo non è il solo lasciato al gelo.

Continui guasti ’tecnici’, infatti, abbandonano al freddo più di 3000 ragazzi ogni giorno.

Nonostante i ripetuti, esasperati richiami alla Provincia dalla dirigente, da noi rappresentanti d’istituto e dalla Consulta studentesca, istituire una comunicazione efficace con gli organi provinciali sembra impossibile; ciò a dimostrazione di una negligenza burocratica dell’amministrazione in aggiunta ad una manutenzione da sempre approssimativa".

Zaccarelli spiega che il problema si trascina da novembre, nonostante un intervento – la sostituzione della caldaia a metà dicembre nella sede di via Cittadella – che avrebbe dovuto essere risolutivo.

Non solo: al rientro dopo la pausa natalizia gli studenti hanno ritrovato un piano allagato. "L’acqua dei termosifoni ha invaso la vicepresidenza e la palestra rendendola inagibile" sottolinea Zaccarelli.

"Il riscaldamento funziona a singhiozzo e in un panorama così precario – aggiunge –, le conseguenze degli sbalzi termici preoccupano: stare seduti ad un banco per 5/ 6 ore ogni giorno, nell’alternanza tra i 15° e i 25°, con giacca e sciarpa addosso, comporta ripetute influenze, assenze a scuola, disagio.

Come conseguenza, mi pervengono in continuo aumento – anche dai professori – richieste di organizzazione di proteste e scioperi.

Pur vista la gravità del contesto, le ripetute chiamate alla Provincia (ben lontane dall’essere risolutive) si sono limitate a fornire un andirivieni sporadico di tecnici, con l’ottenimento di risultati vani e precari. La situazione – sottolinea Zaccarelli – è dunque insostenibile, e solleva le lamentele non soltanto di noi studenti, ma di tutto il collegio docenti e genitori.

Insomma – questa la richiesta –, un tavolo di confronto risulta indispensabile, e già sconforta che sia necessario istituirlo per un diritto che dovrebbe essere a prescindere garantito.

Riportando quindi la voce di tutta la collettività studentesca e del comitato ’Noi per Modena’, mi trovo a denunciare una situazione di trascuratezza e di superficialità amministrativa degli organi modenesi".

Pronta la risposta della Provincia: "Su Muratori e Barozzi – fa sapere l’ente – abbiamo riscontrato, in questo periodo, alcune criticità puntuali, come la sostituzione della caldaia del Muratori o recentemente un blocco temporaneo dell’impianto di riscaldamento al Barozzi, situazioni comunque costantemente monitorate da parte dei tecnici. Il dialogo con le dirigenze scolastiche è costante e fondamentale per intervenire con rapidità ed efficacia e di questo ringraziamo il prezioso contributo dei presidi, sempre collaborativo e costruttivo".

Il problema per quanto riguarda il liceo Muratori - San Carlo sarebbe riconducibile all’impianto vetusto che – nonostante la nuova caldaia – continua a dare problemi a causa dell’accumulo di aria nelle tubature. Una situazione difficile da risolvere: cambiare tutto l’impianto richiederebbe tempo e un cospicuo investimento economico.

r.m.