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Libri sensoriali realizzati in stoffa L’alternativa al tablet per i bambini

Castelfranco, Sara ispirata dalla nonna sarta ha iniziato a realizzare ’Quiet book’ con sonagni e varie texture

Libri sensoriali realizzati in stoffa L’alternativa al tablet per i bambini

Una storia capace di riallacciare la modernità con la tradizione, nata dall’amore di una giovane madre per la figlia. "La bottega di Ines" accoglie il desiderio di accompagnare i bambini nella scoperta di ciò che li circonda. I libri sensoriali, per lo più realizzati in stoffa, cotone, pannolenci e feltro, personalizzati e in vendita sulla pagina Instagram gestita da Sara Cicala, divertono i più piccoli, dai primi sei mesi ai cinque anni di età.

"Ho iniziato tre anni fa, quando abitavo in Messico – ha raccontato Sara –, ero stanca di comprare a mia figlia i soliti giochi in plastica, quindi ho provato a farglieli io, utilizzando della stoffa. Il primo libro era molto semplice, tuttavia ha riscontrato grande successo: le è piaciuto moltissimo. Così, ho iniziato a regalare qualche volume ai suoi amichetti e poi l’idea ha avuto uno sviluppo quasi inaspettato".

L’esperienza sensoriale, capace di stimolare il tatto e l’udito dei bambini, permette ai genitori di avere un’alternativa in più, rispetto al tablet, sempre più utilizzato.

"A sei mesi di età i bimbi iniziano ad interagire di più e a sviluppare una grande curiosità – ha spiegato la giovane mamma – guardano, toccano e ascoltano ogni cosa. Attraverso un Quietbook (libro sensoriale), si crea una collaborazione tra mamma e bambino. I più piccoli stringono le imbottiture, percepiscono le diverse texture, e giocano con i sonagli, mentre i più grandi contano le figure cucite sulle pagine e inseriscono numeri e lettere nelle tasche di tessuto".

La pagina Instagram "La bottega di Ines" conta quasi 6mila followers. Un pubblico rilevante per una piccola attività gestita solo da una persona.

"Sono autodidatta, sia per quanto riguarda la comunicazione social sia in relazione al cucito – ha rivelato Sara – Quando ero piccola, mia mamma aveva una merceria e mia nonna, a cui ero molto affezionata, mi insegnò le basi per cucire a macchina. L’idea di unire questi due mondi, rappresentati da mia figlia Ines e mia nonna, nella mia attività mi emoziona sempre". Il passato però, rappresenta solo uno stimolo per guardare al futuro, ricco di possibili iniziative e sviluppi. "Lavoro da casa e mi piacerebbe avere un laboratorio tutto mio – ha continuato – a breve svilupperò anche un sito e-commerce, dove le mie clienti potranno scegliere e creare il libro che desiderano. Tuttavia, sarebbe bello collaborare con le scuole o con professionisti come logopedisti e neuropsichiatri, in modo da rendere i miei libri uno strumento di aiuto e supporto anche in questi campi".

Davide Vanni