STEFANO MARCHETTI
Cronaca

L’emozione di Vasco: "Quando non c’è la musica e sono solo su un palco mi sento in imbarazzo"

La rockstar protagonista ieri della presentazione, al teatro Storchi, del volume ’Vivere/Living’ "Per la prima volta ho capito cosa faccio da 50 anni: io scrivo delle liriche"

Modena, 10 ottobre 2024 – Vasco arriva sul palco così, senza uno ‘stacchetto’ o un brano a introdurlo. "Ma non doveva esserci la musica? – chiede – Quando non c’è la musica e sono solo su un palco, mi sento in imbarazzo", confessa. Non c’era la musica, perché ieri al teatro Storchi ‘cantavano’ soltanto le parole di Vasco, i testi dei suoi brani e i pensieri in libertà che sono stati raccolti nel volume ’Vivere / Living’, un’edizione speciale pubblicata dal gallerista Emilio Mazzoli, "come una carezza per Vasco, che mi è piaciuto da sempre".

Vasco Rossi alla presentazione del suo libro (FotoFiocchi)
Vasco Rossi alla presentazione del suo libro (FotoFiocchi)

Non c’era la musica ma l’atmosfera poteva essere quella di un concerto, con più di duecento fan arrivati da tutta Italia per essere lì, vicini vicini al Kom e a quella che, in fondo, è stata come una consacrazione della poesia dei suoi testi. "Grazie a questo libro ho finalmente capito quello che faccio da cinquant’anni: scrivo liriche", ovvero lyrics, per dirla con gli inglesi. Le parole dei successi di Vasco non sono semplici ‘testi’, ma diventano liriche nell’incontro con la musica: "Io però non sono un poeta, sono un cantautore – si schermisce lui –. La poesia può vivere anche da sola, queste liriche hanno bisogno della musica".

L’emozione di Vasco : "Quando non c’è la musica e sono solo su un palco  mi sento in imbarazzo"
Anche l'ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli al teatro Storchi di Modena per la presentazione del libro con i versi di Vasco Rossi

Attesissima da diversi giorni, la presentazione del volume allo Storchi ha radunato il pubblico delle grandi occasioni. In primis, il sindaco Massimo Mezzetti che nel saluto iniziale ha ringraziato Emilio Mazzoli e Marco Panini per aver pensato e organizzato l’evento: "E la mente va ancora allo straordinario concerto del Modena Park che io vidi da una stanza d’ospedale, perché ero stato ricoverato per una colica – ha ricordato il sindaco –. Fu un evento incredibile, e ringraziamo ancora quanti, come il sindaco Muzzarelli, ebbero il coraggio di organizzarlo".

Seduto in prima fila, accanto a molti degli artisti che hanno partecipato con le loro opere al volume (Carlo Benvenuto, Marcello Jori, Rosanna Mezzanotte e Gianluca Simoni), Emilio Mazzoli ha ribadito il suo amore per la poesia, troppo trascurata in questo periodo storico, e ha detto che il volume per Vasco è stato come "una carezza" verso il rocker e verso le sue canzoni "che sono come sorgenti di acqua fresca".

Il Kom ha detto di essersi trovato subito in totale sintonia con il gallerista, "io e lui abbiamo tante affinità". "Questo libro è un Oscar alle canzoni di Vasco Rossi – ha proseguito simpaticamente il cantautore –, e porterò la carezza di Mazzoli a Vasco. Perché io oggi sono qui solo in sua rappresentanza".

Mariangela Gualtieri, celebre e intensa poetessa e attrice, ha dato voce e corpo ad alcuni dei versi e dei pensieri di Vasco raccolti nel libro. Poesie, già, liriche, e non solo testi di canzoni. "Nel pensare questo libro, abbiamo proprio voluto separare la musica dai testi – ha spiegato Arturo Bertusi, art director e curatore del volume –. Vasco è fisicamente le sue canzoni, solo lui può cantarle. Ma qui lasciamo che siano solo i suoi testi e i suoi pensieri a parlare".

Il poeta Nanni Cagnone (autore di una prefazione) ha confermato che "togliendo i testi dalla musica, queste parole acquistano una libertà improvvisa che non sapevano di avere". E, in videocollegamento dalla California, il poeta Paul Vangelisti ha raccontato le difficoltà di tradurre in americano i testi e i ritmi di Vasco, "e quella parola, ‘sconvolti’, che non sapevo proprio come rendere".

Liriche e pensieri di Vasco, raccolti nel volume (500 copie numerate, 100 euro l’una, proventi interamente destinati al Gruppo Abele di don Ciotti), sono come "un autoritratto, che diventa ritratto per noi", ha aggiunto Cagnone. E sono storie, racconti, domande. Come in "Toffee": "Passami l’asciugamano! Quello bianco, lì, sul divano. Toffee! Dai che c’ho freddo, Toffee!". "Oh – ha concluso Vasco –, chissà se poi l’asciugamano è arrivato".