REDAZIONE MODENA

Le sfide dell’Accademia Militare: "Dalle tecnologie all’innovazione. L’Esercito sta al passo con i tempi"

Numeri in crescita: nel bando sono previsti venti posti in più in percorsi formativi nel corpo ingegneri "Stiamo vivendo un’epoca di forti e veloci trasformazioni. Così vogliamo farci sempre trovare pronti".

Il Maggiore Salvatore Pellino, ufficiale d’accademia di formazione e comandante di sezione ingegneri

Il Maggiore Salvatore Pellino, ufficiale d’accademia di formazione e comandante di sezione ingegneri

di Valentina ReggianiViviamo in un mondo in continua evoluzione, dove gli scenari cambiano con la velocità di un soffio e dove l’innovazione è la parola d’ordine per ogni singolo settore. In virtù dei mutati moderni scenari di possibile impiego cambiano anche quelle che sono le necessità di reclutamento dell’Esercito Italiano, che si apre a nuove figure. Visto l’aumento di giovani che si affacciano alla vita militare vi è stato dunque un incremento del numero dei posti messi a concorso con il nuovo bando di dicembre, che sono in tutto 171.

L’innovazione, infatti, si sta concretizzando anche nel reclutamento di personale per l’accesso al 207esimo corso. Il bando è stato pubblicato a metà dicembre e c’è ancora la possibilità di inoltrare domanda. Il reclutamento prevede anche posizioni estremamente tecniche, come Arma trasporti e Materiali e Corpo degli Ingegneri, caratterizzate entrambe da un percorso universitario di tipo ingegneristico. A spiegare la rivoluzione che caratterizza in questi anni l’esercito italiano è il Maggiore Salvatore Pellino, ufficiale d’accademia di formazione e comandante di sezione ingegneri, responsabile per l’innovazione dell’istituto. Si tratta di una figura recentemente introdotta dall’Esercito per innovare, cambiare sistemi, metodi e procedure di fatto in uso da anni in Forza Armata: per portare insomma un vento di novità.

"Il bando prevede venti posti in più in percorsi formativi nel corpo ingegneri – spiega –. Il reclutamento prevede una serie di prove, con una preselezione culturale scritta e altre fisiche, psico fisiche e attitudinali. Al termine del tirocinio, a settembre, verranno poi stilate le graduatorie e definiti i vincitori. Il mio consiglio per chi si affaccia alla vita militare? Potenziare forza e resistenza ma anche presentarsi con un buon bagaglio di studi derivanti dalle scuole superiori, a cui associare determinazione e sacrificio poiché questo è un investimento sul futuro". Il maggiore spiega come il reclutamento degli ingegneri sia associato al potenziamento del personale per il dominio cyber e spazio, ovvero tecnologie spaziali che necessitano di personale qualificato in ambito ingegneristico".

"Stiamo vivendo in un’epoca di forti e veloci trasformazioni, pensiamo alla tecnologia e l’esercito ha necessità di stare al passo con i tempi. E’ fondamentale cercare nuove idee dirompenti che possano rivedere lo stato delle cose, per essere in posizione di vantaggio e adeguati all’innovazione tecnologica in atto. Pensiamo ad esempio all’intelligenza artificiale, ai veicoli a guida autonoma terreste o ai droni. Pensiamo a tutta quella serie di nuove tecnologie che devono avere una implementazione completa. Questa figura, nell’ambito dell’ente ha la facoltà di promuovere cultura dell’innovazione da diramare, favorendo il flusso di idee nuove perchè anche i più giovani possono dare di fatto contributi concreti".