Le scuderie dell’Accademia sono storiche: la loro costruzione è iniziata a partire dal 1634, contemporaneamente ai lavori di costruzione del Palazzo Ducale. Da quel momento sono sempre state un fiore all’occhiello e le prime ad aprire ‘i cancelli’ alla cittadinanza, ospitando corsi di ippoterapia per ragazzi con disabilità. Di queste attività il Tenente Colonnello Cati ha sempre parlato con grande orgoglio.
Teniamo presente che l’esperienza dell’ippoterapia ha radici lontane in città: aveva decollato nelle scuderie dell’Accademia sin dal 1985, una delle prime esperienze in assoluto. Interrotta, l’attività era ripresa in collaborazione con la società Equilandia nel 2018, dopo ben 17 anni. Nel 2019 si era svolta la prima fase del progetto: ‘In sella alla vita’, a favore di studenti disabili.
Circa una cinquantina di ragazzzi, ogni martedì erano stati ospiti dell’Accademia per prendersi cura dei cavalli dell’Esercito. "Una cosa bellissima vedere come i miei soldati sono riusciti ad entrare nel progetto, non avendo mai lavorato con i bambini speciali – aveva dichiarato in quell’occasione il tenente colonnello Giampaolo Cati – questo ha fatto si che anche noi diventassimo un po’ più speciali".
Alcuni dei ‘campioni’ dell’Accademia, tra cui il cavallo Izzetto, arrivati all’età della pensione sono stati donati nel tempo all’Equilandia Club di Nonantola.
All’interno della prestigiosa selleria oggi i soldati ancora si occupano della manutenzione dei finimenti: lo squadrone Palafrenieri si occupa proprio di gestire le scuderie, dalla pulizia dei cavalli e ci sono ancora i maniscalchi che forgiano i ferri.
Valentina Reggiani