REDAZIONE MODENA

"Le nostre giovani vite cambiate dal Covid"

I ragazzi si raccontano: "Più tempo da passare in famiglia ma ci mancano gli amici. Restiamo in contatto tramite social e telefonate"

Come il Covid ha cambiato le nostre vite. Il punto di vista dei ragazzi

È passato ormai un anno da quando il Covid-19 ha iniziato a diffondersi anche qui in Italia. Durante questo periodo abbiamo dovuto trovare modi e mezzi per continuare a svolgere le nostre attività quotidiane. Da chi ha iniziato a lavorare da casa in smart working agli studenti che hanno continuato il loro percorso di studi con la didattica a distanza. La pandemia ha colpito tutti e gli effetti dell’isolamento hanno pesato soprattutto sui giovani, che hanno avvertito il bisogno di continuare a interagire con i coetanei. Alcuni hanno trasgredito le norme anti-Covid per incontrarsi con gli amici. Altri sono passati alle videochiamate. E in generale possiamo dire che sia aumentato l’utilizzo dei social media.

Che cosa facciamo

La fine della pandemia non è dietro l’angolo, ma prima o poi dopo la tempesta viene sempre il sole.

Ma a noi ragazzi che cosa è cambiato durante questo particolare periodo? Più di tutto ci è mancato e ci manca lo stare insieme. Non avevamo neanche idea di come un semplice dispositivo ci avrebbe permesso di vedere i nostri amici e non sentirci soli. Quanti minuti trascorsi insieme così: una sorpresa per il compleanno, un gioco a coppie e addirittura vere sfide culinarie, prove di disegno, gare a chi ride per ultimo...

Rispetto a quello che viviamo e che sentiamo dire dai nostri compagni di scuola, abbiamo capito che la maggior parte di noi preferisce divertirsi con gli amici invece che stare seduti sul divano a giocare alla Play! Non vogliamo che un microscopico virus rovini il nostro vivace stile di vita: passiamo le nostre giornate in casa a guardare il mondo da una finestra, cuciniamo deliziosi dolci, giochiamo con i nostri fratelli, facciamo ginnastica e guardiamo tante serie TV.

È per tutti noi un’esperienza di vita diversa che, nonostante le privazioni e le rinunce, ci porta a riscoprire la bellezza dello stare a casa e ci insegna la grande importanza della famiglia.

Che cosa faremo

Il parere dei virologi ci fa sperare che, grazie ai vaccini, il 2021 sia l’anno in cui il Coronavirus possa finalmente subire uno stop.

Ma che cosa faremo quando si allenteranno le restrizioni imposte dalla pandemia? Lo abbiamo chiesto ad alcuni ragazzi della nostra scuola. La maggior parte degli intervistati ha detto di voler stare con gli amici e i parenti che in questi mesi non ha potuto vedere. Si tratta di un dato significativo che mette in luce come la mancanza di contatto tra le persone abbia un effetto molto negativo, soprattutto tra i giovani.

Anche la voglia di tornare a fare sport è aumentata notevolmente. Così, se ora per noi è una liberazione anche solo uscire di casa per una passeggiata, finito tutto questo, le priorità saranno

altre: potremo finalmente tornare a viaggiare, visitare posti mai visti e fare nuove conoscenze.

E arriverà il giorno in cui tutti potremo uscire insieme, quando le nostre braccia toccheranno di nuovo le spalle degli altri. Arriverà il giorno in cui toglieremo gli striscioni appesi sui balconi delle nostre case perché finalmente ce l’avremo fatta davvero!

Thomas Avanzi, Jessica Di Sarno, Mariem Fall, Matteo Ferri, Chiara Governatori, Sofia Izzo

Classe 2^ F IC Guinizelli

di Castelfranco Emilia