
Laurientè, stagione da dimenticare. Mulattieri colpisce il palo
CONSIGLI 6,5. Battuto incolpevolmente da Lucca, altrettanto incolpevolmente da Pereyra, cui i difensori neroverdi lasciano troppo spazio. Attento nel finale su Masina, si guadagna ampia sufficienza proprio con quella parata lì. A suo modo decisiva.
PEDERSEN 5,5. Il duello con Kamara si gioca tutto sulla corsa: finirebbe pari, ma il gol primo gol udinese nasce da un cross che arriva dalla sua zona (27’ s.t. MULATTIERI 7. Centra il palo del possibile 2-2, si prende il rigore che lo vale: decisivo) ERLIC 5,5. Pereyra se lo fuma prima di raddoppiare. Ha perso sicurezze anche il croato, dentro una difesa indifesa. E a questo punto indifendibile.
FERRARI 5. I rilanci con cui prova a smarcare, dalle retrovie, gli avanti neroverdi sono preda sistematica dei raccattapalle del Bluenergy Stadium. L’opposizione a Lucca, in occasione della rete che sblocca il match, è risibile e il palo che centra ne certifica la poca, pochissima fortuna. Spiace dirlo, ma fa rimpiangere Tressoldi.
TOLJAN 6. Dirottato a sinistra fa quel che può. Ha una buona chance non appena i friulani restano in 10, ma alza la mira: non molla mezzo metro, tuttavia, e dove lo metti sta. Non brilla, ma serve sempre…
BOLOCA 5,5. Il turno di stop per squalifica non gli giova, quasi ne avesse spezzato i ritmi: non trova mai la misura del passaggio e nemmeno la copertura sull’azione che porta i bianconeri al primo gol (11’ s.t. VOLPATO 6. D’incoraggiamento, perché nel fantasista scuola Roma vanno di pari passo numeri importanti in fase offensiva e qualche disattenzione di troppo quando si tratta di pensare, più che a sé, alla squadra, difendendo).
HENRIQUE 6. Il controllo sbagliato in area che ‘miracola’ Pereyra è peccato capitale che ne macchia prestazione comunque faticosa e meno puntuale del solito. Inedito centrale difensivo quando non c’è più nulla da difendere: come Toljan, un altro su cui puntare se ci si vuole salvare.
BERARDI 7,5. Perde il pallone da cui nasce la prima rete dei padroni di casa e viaggia a lungo ai margini del match. Poi, però, lo decide con due rigori. Il Sassuolo senza Berardi avrebbe i punti della Salernitana e a chi dice che gioca svogliato rispondono i numeri di un leader. THORSTVEDT 6. Si batte e si sbatte, non cava un ragno dal buco ma partecipa. Considerato che qualche giorno fa, a Cagliari, gli avevano spaccato la faccia, va bene così.
LAURIENTÉ 4,5. La punizione che calcia, da posizione impossibile, lontanissimo dalla porta udinese, è il paradigma di una stagione fin qua da dimenticare per lui. Lento e involuto, a tratti dannoso (44’ s.t. CEIDE s.v. Cerca la giocata spacca-match nel recupero: come dicono a Roma, ciao core)
PINAMONTI 6. Scarabocchia un paio di conclusioni verso la porta di Silvestri, rincorre palloni spesso in giocabili e finisce presto stretto nella morsa dei centrali udinesi. Assolto per insufficienza di… rifornimenti.
s.f.