MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

L’attacco del Cremlino: "Il premio di Fossoli alla giornalista Battistini è una presa in giro"

Dallo scorso ottobre l’inviata della Rai è finita nella lista nera della Russia . Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri: . "Nessuna denuncia della natura neonazista del regime di Kiev".

Dallo scorso ottobre l’inviata della Rai è finita nella lista nera della Russia . Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri: . "Nessuna denuncia della natura neonazista del regime di Kiev".

Dallo scorso ottobre l’inviata della Rai è finita nella lista nera della Russia . Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri: . "Nessuna denuncia della natura neonazista del regime di Kiev".

"Una presa in giro della memoria delle vittime del fascismo": così da Mosca la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito l’assegnazione del premio ‘Odoardo Focherini’ per la libertà di stampa 2025 all’inviata di guerra della Rai Stefania Battistini per il lavoro svolto nella copertura del conflitto in Ucraina. La consegna è avvenuta venerdì all’ex campo di concentramento di Fossoli, nell’ambito dell’incontro ‘Libertà di stampa e democrazia’.

Secondo Zakharova, come riferisce l’agenzia di stampa russa ‘Ria Novosti’, "nelle opere di Battistini non c’è nemmeno un accenno alla denuncia della natura neonazista del regime di Kiev, ma solo materiali esclusivamente propagandistici, il cui scopo era quello di scaricare la responsabilità dei crimini di guerra commessi dalle Forze armate ucraine sulla parte russa, nonchè la massiccia diffusione di disinformazione sulla Russia".

Da parte sua, la giornalista premiata ha affermato di "non volere commentare queste dichiarazioni, mi sono ripromessa di parlare solo con il mio lavoro e con i fatti".

Lo scorso ottobre, il tribunale russo di Kursk aveva emesso un mandato d’arresto per gli inviati del Tg1, Stefania Battistini e Simone Traini, accusati di essere entrati illegalmente nel territorio della Federazione Russa al seguito delle truppe ucraine. Immediata la decisa presa di posizione dell’associazione stampa modenese (tra gli enti che hanno promosso il premio ‘Odoardo Focherini’): "Un premio che ha colto nel segno, se addirittura il Cremlino si scomoda per attaccarlo con parole così violente come accaduto anche con il Presidente Mattarella – afferma Pier Paolo Pedriali, presidente dell’associazione -. Persino un luogo sacro per la nostra memoria, come il campo di Fossoli, e una figura di grande ispirazione per tutti, come Odoardo Focherini, Beato per la Chiesa Cattolica, Giusto tra le Nazioni e Medaglia d’oro al valore civile, vengono strumentalizzati in una logica pretestuosa di mistificazione della realtà per alimentare una propaganda bellica troppe volte già vista in questi anni di guerra". "Come associazione stampa modenese – rimarca il presidente - siamo al fianco di Stefania Battistini, della Fondazione Fossoli e della famiglia Focherini".

Da parte sua, Battistini, dopo la consegna del premio ha espresso la sua gioia: "Mi ha riempita di commozione il premio giornalistico ‘Odorardo Focherini’ per la libertà di stampa all’ex campo di concentramento di Fossoli. Focherini, giornalista di Avvenire, salvò decine e decine di persone dai lager nazisti, fu arrestato dopo aver salvato un uomo, facendolo fuggire in ospedale e morì nel campo di Hersbruck. Per me resta uno degli esempi più alti di come, in alcuni tratti della storia, l’amore per la libertà di pensiero e per la dignità della persona vadano oltre la professione".

Maria Silvia Cabri