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L'assessore Paolo Zanca
Modena, 30 gennaio2025 – Il nuovo piano di rilancio approvato da Seta fa discutere. In particolare, desta preoccupazione la clausola di riservatezza che impone ai sindaci di visionare un documento già approvato soltanto il 6 febbraio, senza aver avuto la possibilità di confrontarsi in anticipo con l’azienda: una modalità di gestione che suona come uno schiaffo nei confronti di Provincia e Comuni che si sentono tagliati fuori dopo le tensioni e gli ultimatum di questi mesi.
Paolo Zanca, assessore ai Rapporti con le Partecipate e al Lavoro, commenta una situazione che potrebbe portare a una frattura insanabile tra Seta e i sindaci delle amministrazioni coinvolte.
Eravate a conoscenza del nuovo piano di rilancio di Seta? "Non abbiamo ricevuto alcun piano. Il 6 febbraio si terrà un incontro in cui, attraverso una procedura ormai superata, ci verrà semplicemente consegnato il documento. Soltanto allora potremo leggerlo e valutare le nostre posizioni".
Come avete vissuto la decisione di istituire la clausola di riservatezza? "Come avvenuto anche per la vicenda Aimag, la clausola di riservatezza solleva una riflessione importante. Ho l’impressione che si stia perdendo di vista un punto fondamentale del discorso: sia Seta che Aimag, seppur in modo diverso, sono strumenti per garantire servizi essenziali ai cittadini, che sono rappresentati a livello locale dal Consiglio comunale, dalle Giunte e dal Sindaco, e hanno il diritto di essere informati e di prendere visione dei progetti che li riguardano direttamente. Adottare un modello gestionale da società per azioni nel rapporto con aziende che svolgono funzioni di questo tipo rischia di compromettere le relazioni con la cittadinanza".
Quali sono gli scenari peggiori che si possono delineare a partire dal 6 febbraio? "Personalmente, preferisco ragionare un passo alla volta. Attualmente, almeno una buona notizia c’è: tutto il lavoro svolto finora ha comunque spinto l’amministratore delegato di Seta a compiere un passo che, a giudicare dal tempo che ci è voluto, doveva essere particolarmente complesso. Anche se non conosciamo il contenuto del piano di rilancio, siamo felici che, dopo tutte le istanze che abbiamo sollevato, finalmente un segno di vita sia arrivato".
Quali sono le richieste alle quali vi aspettate che Seta risponda con il nuovo piano di rilancio? "La situazione appare già critica. Noi abbiamo inoltrato più volte una serie di richieste molto precise all’azienda e non so se, dal punto di vista tattico, la strategia scelta da Seta sia la migliore per affrontare un tema così rilevante: staremo a vedere. L’ingresso di nuovi autisti è stato annunciato più volte, ma in pratica, si fa ancora attendere. In un contesto così delicato, il Comune attende di capire i dettagli del piano e, successivamente, qualora il documento non dovesse risultare adeguato o gli amministratori non si dimostrassero all’altezza, agirà di conseguenza".