"Proseguire nel raggiungimento dei traguardi ambientali individuati dalla Regione e, per farlo, permettere ai cittadini di differenziare la carta e la plastica in modo più facile. Questo si traduce in una maggiore pulizia e decoro della città". L’assessore all’Ambiente Vittorio Molinari è stato impegnato martedì a rispondere alle domande e alle obiezioni dei consiglieri. "Noi guardiamo con grande fiducia a queste modifiche perché si basano su un patto con la cittadinanza. D’altra parte, l’esigenza di modificare il sistema nasce anche dall’ascolto dei cittadini.
Si dibatte molto sul ‘dosaggio’ tra carrellati e cassonetti. La riforma è incentrata sui carrellati, mentre i cassonetti saranno un ‘eccezione’ per i quartieri più popolati. E così?
"Per il conferimento di carta e plastica i carrellati sono la prima opzione: saranno posizionati dove sia possibile, cioè all’interno delle aree private laddove si verifichino le condizioni di agibilità, areazione, accessibilità degli operatori e, secondariamente, all’esterno dei condomini in area delimitata e ad accesso regolato. Dove queste prime due soluzioni non fossero realizzabili si ricorrerà ai cassonetti apribili con la carta Smeraldo".
In commissione il tecnico di Hera ha fatto il conteggio che il massimo dei cassonetti possibili è di 2.600 (1.300 carta e 1.300 plastica), un numero che ha fatto sobbalzare sulla sedia tutti e che lei ha detto che sarebbe stato meglio non indicare…
"È un numero che oggi non ha senso perché corrisponde all’attuale numero di isole ecologiche di base ed è stato fornito per questo motivo. Saranno posizionati i cassonetti necessari e il numero potrà essere definito solo dopo aver verificato il grado di attuazione delle due prime opzioni preferenziali".
La sensazione, soprattutto degli ambientalisti, è che la qualità della differenziata non sia stata tenuta nella giusta considerazione. Nei cassonetti c’è il rischio che venga buttato di tutto.
"Partiamo dai fatti, non dalle congetture. Oggi l’85 per cento dei modenesi si comporta correttamente dimostrando senso di responsabilità, di questo li ringraziamo. Perché dovrebbero improvvisamente cambiare se, anzi, semplifichiamo le modalità?".
Capitolo costi. È sicuro che il piano non modifichi in modo sostanziale il contratto con Atersir con relativo aggravio sulle bollette?
"Stiamo facendo un’ipotesi di lavoro che resta all’interno del contratto di servizio. Non vogliamo per alcun motivo uscire da questo. Le modifiche comporteranno costi ma anche risparmi: dal 2025, al posto della Tari, entrerà in vigore la Tariffa puntuale (ma sarà sospesa negli effetti fino al 2026): l’obiettivo è che possa tradursi in un risparmio per le famiglie".
In centro oltre ai carrellati e i bidoncini dove servono sono previsti anche cassonetti nella corona intorno ai viali?
"I cassonetti intorno ai viali ci saranno solo nella misura in cui serviranno agli utenti del centro che non riescono a conferire diversamente".
In Commissione ha parlato di contrasto agli abbandoni e recupero delle situazioni critiche (evasori Tari, ecc.): come si scovano 4mila ‘fantasmi’?
"L’attività dell’Ufficio Tributi in tal senso è costante anche se è un’operazione difficile. Andiamo però cauti a fare dei numeri, quel 4mila (su 110mila utenze) era riferito al numero di utenti dei condomìni a cui non corrispondeva una carta Smeraldo al momento della distribuzione. Attraverso l’identificazione di quei nomi, l’Ufficio sta verificandone le ragioni, che possono essere diverse".
Sui tempi il sindaco ha parlato di un anno per andare a regime, i tecnici hanno parlato di due anni.
"A dire il vero i tecnici in Commissione hanno prudenzialmente parlato di 18 mesi come termine ultimo e il sindaco ha detto che ingaggerà, anzi ha già ingaggiato, un ‘braccio di ferro’ con Hera per ridurre i tempi; tempi che comunque terranno conto dei bisogni dei cittadini".
Sulla comunicazione ai cittadini sono state chieste assemblee di condominio ad hoc
"Certamente la comunicazione dovrà essere pervasiva e, nei casi dove sarà necessario, potremo arrivare anche all’assemblea di condominio".
Quale sarà la modalità per obbligare i cittadini a prendere i carrellati? Gli utenti di aree private dovranno provvedere all’esposizione esterna o saranno gli operatori a entrare con il nottolino per gli svuotamenti?
"Ci saranno regole da rispettare. E i carrellati li svuoterà l’operatore. Possono essere posti a disposizione esternamente o con nottolino l’operatore potrà accedere all’area privata. Ma ci sarà tempo e modo per le singole questioni. Non facciamo apparire le cose più complicate di quanto siano".