STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Largo al baritono di Maranello. Mattia Olivieri incanta l’Arena

Nel debutto a Verona del ’Barbiere di Siviglia’ diretto da Petrou applausi per il cantante di casa nostra

Largo al baritono di Maranello. Mattia Olivieri incanta l’Arena

Largo al baritono di Maranello. Mattia Olivieri incanta l’Arena

Largo al factotum! L’arena di Verona ritrova "Il Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini, nella divertente e colorata versione firmata dal regista argentino Hugo De Ana, con la direzione del maestro George Petrou. Lo spettacolo – una delle chicche del cartellone della 101ª edizione del festival veronese – ha debuttato l’altra sera, sia pure con la sgradita sorpresa di un acquazzone che ha costretto a rinviare di un’ora l’inizio. E per le prime due recite dell’opera, alla ribalta c’è un Figaro tutto nostro, il baritono Mattia Olivieri di Maranello, globetrotter fra i più importanti teatri. Frizzante, brillante, davvero estivo, questo allestimento – che venne creato nel 2007 – ci porta in un giardino di alte siepi e rose gigantesche dove si muovono i personaggi in stile rococò della buffa commedia rossiniana, la bella Rosina contesa da due cuori, quello di Don Bartolo e quello del Conte d’Almaviva, e Figaro, il furbo barbiere che tesse tutta la trama dei sentimenti.

Un cast di bellissime voci ingioiella questa ripresa: in queste prime recite, Rosina è il mezzosoprano russo Vasilisa Berzhanskaya, il Conte ha la voce del tenore René Barbera, Don Bartolo è il baritono Paolo Bordogna. Il pubblico della prima li ha salutati con grandissimi applausi a scena aperta, con una speciale ovazione per Mattia Olivieri, irresistibile protagonista: quello del Barbiere (che ha portato in scena anche alla Scala di Milano e alla Wiener Staatsoper) è un ruolo che gli si attiene perfettamente, per vocalità, spigliatezza, brio e presenza scenica. Olivieri lo replicherà in arena giovedì 27 giugno, poi partirà per Monaco dove lo attendono "Le Nozze di Figaro" di Mozart alla Bayerische Staatsoper, e in settembre il "Don Giovanni" all’Opera di Berlino. Poi a fine ottobre sarà anche Escamillo nella "Carmen" al San Carlo di Napoli.

Proprio nei giorni scorsi sono stati presentati i programmi della prossima stagione e il baritono di Maranello compare in alcuni fra i principali cartelloni: dalla fine di marzo 2025 alla Scala di Milano sarà impegnato nella nuova produzione dell’ "Opera seria", riscoperta dell’opera settecentesca che Florian Leopold Gassmann, maestro di Salieri, scrisse su testi di due tra i maggiori poeti italiani, Pietro Metastasio e Ranieri de’ Calzabigi, e dal 23 aprile poi al teatro dell’Opera di Roma sarà "Il prigioniero" del compositore Luigi Dallapiccola, celebrato a 50 anni dalla scomparsa.