’Caro amico ti scrivo’, cantava in uno dei propri brani più celebri il grande Lucio Dalla. Un’emozione, quella del rapporto epistolare, che appartiene a un tempo lontano, fatto di carta e inchiostro, oramai totalmente sfumato nella rapidità della comunicazione digitale. Eppure, la ricezione di una missiva, è capace di scatenare sorpresa e trepidazione, specialmente nel cuore dei più piccoli. E’ il caso di Jacopo, il bimbo finalese di cinque anni, che ha inaspettatamente ricevuto risposta da un’interlocutrice sconosciuta. "In occasione della Festa della Sfogliata, io e Jacopo abbiamo scelto di affidare la nostra lettera a uno dei tanti palloncini liberati in aria – racconta Simona Casti, mamma di Jacopo – e, incredibilmente, abbiamo ottenuto riscontro. Cercavamo un, o una, corrispondente, siamo stati esauditi!". A ritrovare il palloncino sull’argine del fiume Reno, la signora Roberta di Castello D’Argile, piccolo centro in prossimità di Bologna. Roberta non ha esitato a rispondere. "Ciao Jacopo, ecco, hai trovato un amico? O forse un’amica!", recita la lettera. "Mi chiamo Roberta e scusami per i fogliettini, ma non avevo altro e volevo scriverti! Ho trovato il tuo palloncino sull’argine del Reno durante le vacanze di Natale… un bel viaggio". Grande quindi l’entusiasmo di Jacopo. "Era contentissimo – continua la mamma – sicuramente risponderemo al messaggio. Devo dire che anche io sono rimasta colpita: quando ero piccola ho spesso partecipato all’iniziativa, sperando sempre di trovare un amico di penna". In effetti, la Festa della Sfogliata è una storica ricorrenza per Finale. "La organizziamo da 40 anni – spiega Celso Malaguti, segretario del comitato promotore del Carnevale – in occasione dell’Immacolata. Nel 2021, abbiamo dovuto posticipare alla domenica causa maltempo, ma la festa è riuscita bene. Durante la festa liberiamo in cielo questi palloncini, a cui vengono allegati dei messaggi. Quello di Jacopo, è già il secondo che arriva a destinazione quest’anno, un altro è stato ritrovato a Pisa. In passato, alcune lettere hanno attraversato le Alpi, giungendo fino in Austria, in Polonia o nella Germania Est".
Marcello Benassi