Lancia diavolina accesa dall’auto in corsa Incendi in tangenziale, preso il piromane

Si tratta di un impiegato di 44 anni. Ha appiccato le fiamme alle uscite 8, 6 e 3. Nel veicolo la polizia ha trovato accendifuoco e stracci

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di Valentina Reggiani

Ha tenuto impegnati – e parecchio – i vigili del fuoco mettendo a repentaglio l’incolumità di diversi automobilisti. In brevissimo tempo, però, gli agenti della volante sono riusciti ad identificarlo e ad arrestarlo. Parliamo del piromane che domenica sera, per motivi al momento ignoti, lanciando dal finestrino della propria auto cubetti accesi di diavolina ha incendiato sterpaglie all’altezza di diverse uscite, ovvero quattro, della tangenziale. L’uomo, incurante della presenza di altre vetture ma, soprattutto, della pericolosità del gesto che stava commettendo ha innescato i diversi roghi percorrendo via via tratti diversi della tangenziale, sia in direzione Bologna che in direzione Milano, ma già domenica sera i poliziotti erano a conoscenza del suo nome.

L’uomo, un impiegato modenese di 44 anni con alle spalle un precedente per resistenza, ieri mattina, nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti del presunto piromane la misura cautelare dell’obbligo di dimora con prescrizione dei divieto di uscire dalla abitazione in orario notturno. L’udienza è prevista per settembre. Sono stati alcuni automobilisti a far si che l’uomo fosse assicurato alla giustizia: due testimoni, infatti, notando il pericoloso lancio di diavolina dal finestrino dell’auto che li precedeva hanno allertato la polizia, indicando anche il numero di targa del piromane. L’episodio risale appunto a domenica sera, intorno alle 20, quando hanno iniziato ad arrivare diverse chiamate alle centrali operative della polizia e dei pompieri da parte di automobilisti in transito sulla tangenziale Pasternak, in direzione Bologna, che segnalavano la presenza di pericolosi incendi di sterpaglie a ridosso della carreggiata all’altezza delle uscite 8, 6 e 3. Subito sul posto sono intervenuti gli agenti della volante e uno dei testimoni ha riferito ai poliziotti di avere notato un’automobilista a bordo di un’auto rossa che si era accostato al guardrail e, dall’interno dell’abitacolo, aveva lanciato un oggetto incendiato tra le sterpaglie.

Ma il presunto piromane non si è fermato: intorno alle 22.30 sono arrivate altre chiamate alla centrale operativa della questura per segnalare un quarto episodio, sempre in tangenziale, in direzione Milano, nei pressi dell’uscita 8. Anche in quel caso un automobilista era stato visto lanciare fuori dal finestrino dell’auto un oggetto infuocato, che aveva innescato un incendio. In sostanza in circa due ore il presunto responsabile aveva appiccato il fuoco alle sterpaglie in prossimità delle uscite 8, via Carducci, 6 ovvero via Nonantolana e 3, divisione Acqui in direzione Bologna, ed in prossimità della uscita 8 in direzione Milano, gettando cubetti accesi di diavolina dal finestrino.

Soprattutto all’altezza dell’uscita 3 il rogo si è allargato velocemente tanto che, per spegnerlo, si è reso necessario l’intervento di 4 autobotti dei pompieri, della polizia locale per gestire la viabilità mentre, contestualmente, altri due mezzi dei vigili del fuoco spegnevano gli incendi alle uscite 8 e 6. Una volta accertata la targa gli agenti sono così risaliti al 44enne e subito è scattata una perquisizione all’interno della sua abitazione. Nell’auto parcheggiata nel retro dello stabile i poliziotti hanno trovato nel sedile, lato passeggero due cubetti di accendifuoco a base di kerosene, privi di confezione, un accendino e numerosi stracci. Non solo: la fiancata del mezzo presetava recenti tracce di strisciameno contro il guard-rail, compatibili con le manovre attuate poco prima in occasione dell’appiccamento degli incendi. Nei confronti dell’impiegato e presunto piromane è scattato l’arresto.