JACOPO GOZZI
Cronaca

L’allarme dei sindacati: "Liste d’attesa infinite?. La carenza di specialisti è tra le cause principali"

Casamassima (Fp Cgil): "Per alcune visite si aspettano anche nove mesi. Serve un piano. Sbloccare le assunzioni permetterebbe di ridurre i tempi"

Casamassima (Fp Cgil)

Casamassima (Fp Cgil)

Modena, 7 ottobre 2024 – Il tema è ormai purtroppo noto. Le lunghe attese per visite ed esami specialistici, assenza di personale medico e infermieristico e una domanda elevata di prestazioni mediche risultano essere, come già ribadito, alcune delle criticità più serie che la sanità modenese si ritrova oggi ad affrontare.

Così, per comprendere meglio l’attuale situazione relativa ai tempi d’attesa per visite e prestazioni specialistiche, abbiamo fatto il punto con Giulia Casamassima, responsabile Fp Cgil Sanità, che ha elencato i motivi principali che, secondo il sindacato, rallentano le tempistiche: primo tra tutti, la mancanza di assunzioni.

Casamassima, qual è la situazione delle liste d’attesa e quali sono le branche più critiche a Modena?

"Nonostante a livello nazionale si sia cercato di aprire le agende per ovviare alle lunghe tempistiche delle liste d’attesa, vista la carenza di fondi, non è stato possibile prevedere l’assunzione di personale dedicato e ci si è affidati esclusivamente agli straordinari dei professionisti già in servizio. Di conseguenza, anche a Modena, non si è riusciti a conseguire una riduzione significativa delle tempistiche. Le branche più critiche? Senza dubbio, oculistica e dermatologia, ma abbiamo riscontrato anche una carenza importante di medici che operano nel campo della salute mentale".

Quali sono, a suo dire, le ragioni di questa situazione a livello nazionale?

"Tutto è iniziato con la norma sull’abbattimento delle liste d’attesa, ma i fondi stanziati sono risultati insufficienti per le nuove assunzioni, pertanto, era irrealistico aspettarsi una riduzione rapida delle tempistiche. A complicare il quadro si è aggiunta la carenza di medici in alcune specializzazioni. Inoltre, la pandemia ha aggravato la situazione, bloccando molte prestazioni non urgenti. Di conseguenza, i cittadini si trovano ad aspettare anche otto o nove mesi o addirittura di più, per potersi recare alla visita o all’esame che hanno prenotato".

E a Modena?

"Modena deve diventare una città più attrattiva per i professionisti. A causa dell’emergenza abitativa, dell’alto costo della vita, dell’inflazione e della difficoltà nell’iscrivere i propri figli al Nido, la città è, ormai, poco appetibile per tanti professionisti provenienti da altre realtà. Per mantenere alto il livello del sistema sanitario, servirebbero contromisure per risolvere queste criticità".

Cosa chiede Cgil?

"A livello nazionale, riteniamo che sia necessario un piano straordinario di assunzioni per colmare la grave carenza di personale nei reparti e rendere il sistema sanitario più efficiente. Nonostante le liste d’attesa, la sanità sta ancora reggendo, ma senza nuovi ingressi è impossibile migliorare la situazione. La mancanza di medici e infermieri è sempre più preoccupante: sbloccare le assunzioni permetterebbe di ridurre i tempi d’attesa e mantenere un servizio di qualità. Non possiamo permetterci di perdere altri professionisti: serve un intervento urgente per proteggere il nostro sistema sanitario".