
Gli assessori: "Metà delle indicazioni faranno da base dell’Avviso pubblico".
Modena, 24 marzo 2025 – La creazione di un ’patto per la vivibilità’ del centro storico per conciliare le diverse esigenze di residenti, commercianti e turisti, la riqualificazione del Parco XXII Aprile, trasformandolo in uno spazio più sicuro e multifunzionale, la realizzazione di foreste urbane per migliorare la qualità dell’aria. E ancora, la riapertura e valorizzazione del Museo del Risorgimento, la creazione di una ciclostazione attrezzata per incentivare la mobilità ciclistica, la riqualificazione di aree dismesse come l’ex Pro Latte, trasformandola in un parco pubblico.
Sono alcune delle proposte che hanno riguardato il percorso ’Sei la mia città. Rigeneriamo Modena’ i cui esiti sono stati illustrati ieri mattina nell’incontro pubblico molto partecipato all’Auditorium Beccaria. Presenti gli assessori alla Partecipazione Vittorio Ferraresi, all’Urbanistica Carla Ferrari, ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni, oltre ai tecnici dell’Ufficio di Piano e ai facilitatori del percorso partecipativo. La mattinata si è sviluppata in due momenti: la presentazione degli esiti del percorso e, a seguire, la consultazione dei materiali esposti. "Le indicazioni progettuali raccolte nelle 115 proposte – hanno spiegato gli assessori – per oltre la metà potranno essere oggetto di considerazione da parte degli imprenditori che parteciperanno al prossimo Avviso pubblico per la raccolta di proposte di rigenerazione urbana di parti di città". Altre potranno "essere realizzate nel tempo con intervento diretto dall’amministrazione sulla base delle risorse disponibili. Alcune sono già programmate fra i lavori previsti nel Piano investimenti del Comune per il 2025". Fra queste per esempio la realizzazione di un nuovo tratto ciclabile in strada Sant’Anna, l’attivazione degli interventi di riqualificazione del parco Amendola, l’attuazione di zone quiete davanti alle scuole in via Corni, Frescobaldi e Amundsen e dei lavori di efficientamento energetico dell’edificio pubblico Stm su strada San Cataldo.
"Va considerato – ha detto l’assessora Ferrari – come il primo dei tanti momenti di dialogo e confronto con la città che il Comune intende promuovere per raccogliere dai cittadini contributi di idee e proposte per far si che Modena sia un ‘buon posto in cui vivere’". Lo stesso assessore Ferraresi ha sottolineato come "informare e formare, proporre, condividere, ed infine render conto ai cittadini: abbiamo preso questo impegno seriamente e lo abbiamo portato avanti fino a oggi sul doppio binario partecipazione fisica nei laboratori e digitale sulla piattaforma". Ma la cosa più bella è "stato vedere cittadini che non si conoscevano confrontarsi per fare proposte per migliorare la qualità della vita della loro città".
Attraverso i laboratori e la piattaforma digitale i cittadini partecipanti hanno presentato complessivamente 115 proposte articolate e dettagliate. Di queste, 63 sono state formulate nei quattro laboratori e 51 sono state presentate nella piattaforma online. Complessivamente, 32 proposte riguardano il Quartiere 1, 23 il Quartiere 2, 33 il Quartiere 3 e 27 il Quartiere 4. "I singoli contributi sono stati analizzati dall’ufficio di Piano dell’Amministrazione comunale, per verificarne la fattibilità e l’allineamento con gli strumenti urbanistici".
Le proposte riguardano per lo più la mobilità lenta, i parchi e il verde ecologico-ambientale oltre ai servizi e luoghi che sviluppano relazioni. "Sono in buona parte presentate in vere e proprie indicazioni progettuali e riguardano aree e spazi della città per i quali è necessario attivare processi rigenerativi che potranno essere attuati a corredo di interventi di rigenerazione urbana da parte degli imprenditori che intenderanno partecipare al prossimo Avviso Pubblico".
g.a.