
L’arcivescovo di Modena e Nonantola Erio Castellucci (al centro nella foto) assieme ai 900 pellegrini modenesi
Modena, 27 aprile 2025 – Con la partecipazione alle esequie di Papa Francesco, quella che per più di 900 ragazzi delle diocesi di Modena e Carpi doveva essere una tre giorni di festa con l’adesione al Giubileo degli Adolescenti di Roma, si è trasformata in un’esperienza ancora più significativa e, per la maggior parte di loro, probabilmente indimenticabile.
Ieri mattina, in occasione dei funerali del Santo Padre, Roma si è svegliata prestissimo, tra il suono delle sirene dei mezzi delle forze dell’ordine che bloccavano le strade e scortavano le automobili dei capi di Stato, e i colori delle bandiere dei pellegrini provenienti da tutto il mondo, che già poco dopo l’alba sono confluiti in Piazza San Pietro per rendere l’ultimo omaggio al Pontefice.
I ragazzi modenesi e carpigiani, accompagnati da una novantina di educatori, quindici sacerdoti e diverse consacrate, si sono ritrovati così testimoni di un passaggio epocale nella storia della Chiesa.
La Pastorale Giovanile delle diocesi di Modena e Carpi ha partecipato ai funerali del Santo Padre suddivisa in due gruppi: uno, comprendente giovani di Modena, Vignola, Carpi e Campogalliano, si è posizionato alle transenne di Piazza San Pietro fin dalle prime ore del mattino ed è riuscito ad accedere alla basilica all’apertura dei cancelli, intorno alle 5.30. L’altro gruppo ha seguito la celebrazione dai maxischermi allestiti nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha potuto rendere omaggio al feretro di Papa Francesco prima della chiusura.
"Molti ragazzi – racconta don Simone Cornia, direttore del Servizio di Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola – hanno vissuto oggi un momento che porteranno nel cuore per tutta la vita. Essere in Piazza San Pietro durante la sede vacante, proprio nel giorno del funerale, è stato straordinariamente intenso. Un’esperienza che ci ha fatto toccare con mano la storia della Chiesa, avvolti da un silenzio carico di preghiera e di speranza. Eravamo là, insieme a centinaia di migliaia di persone, sotto lo stesso cielo, uniti in un’unica fede. Eravamo un’unica famiglia".
A guidare i 900 pellegrini modenesi vi era l’arcivescovo di Modena e Nonantola Erio Castellucci, che nella sua omelia ha voluto ricordare Papa Francesco: "Era un uomo gioioso, che tornava sempre sul tema della gioia, una gioia che nasce da dentro quando si è consapevoli di essere sempre amati da Dio. Diceva spesso di non essere musoni, ma gioiosi per testimoniare la bellezza di una fede che crede nel Signore Risorto. Il papa amava scherzare, era ironico, e faceva sua ogni mattina la "preghiera del buonumore" di San Tommaso Moro; utilizzava la chiave dell umorismo anche con me, nell’incontro che avevamo avuto qualche anno fa mi aveva colpito per il suo umorismo.
(ha collaborato Jacopo Franceschini)