Tutti noi, in fondo, siamo come emigranti. Emigriamo dalla nostra giovinezza, da un passato fatto di persone, immagini, episodi e sentimenti che il ricordo ha la forza di resuscitare. Ma quando si parte per non tornare mai più, come si guarda a ogni oggetto che si lascia? E soprattutto, come si guarda ad ogni oggetto che si prende con sé? Sono le domande che ci pone "La valigia. In viaggio con Dovlatov" che Giuseppe Battiston porta stasera e domani al teatro Michelangelo di Modena. La valigia è il contenitore immaginario di una storia dissacrante e ironica, e il suo protagonista Sergei Dovlatov si racconta attraverso l’amore e l’odio verso il paese che ha lasciato. Lo fa per mezzo di una carrellata di personaggi, quasi fantasmi che riemergono da una memoria tanto lontana quanto vivida. Il pubblico si troverà inconsapevole a giocare insieme a Battiston per scoprire che il sentimento di Dovlatov non è solo la libertà, ma qualcosa di più profondo.
Cronaca’La valigia’, ironia e ricordi con Battiston