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La personale di Stefano Arienti:. Marca Corona ospita ’Opera Aperta’

Mostra "Opera Aperta" di Stefano Arienti a Marca Corona di Sassuolo: un gigantesco disegno a pittura metallica alto 12 metri, 5 teloni industriali, "Formelle", "Turbine" e "Alghe" di metà anni '80. Un'occasione per scoprire l'arte contemporanea italiana.

La personale di Stefano Arienti:. Marca Corona ospita ’Opera Aperta’

Nel giardino della ceramica Marca Corona di Sassuolo, luogo espositivo e anche di passaggio tra i vari corpi di fabbrica dell’antica impresa del comparto ceramico, svetta un gigantesco disegno a pittura metallica su telo anti polvere alto dodici metri raffigurante un’enorme ruspa. Il ’ritratto’ di un oggetto utilizzato pochi metri più in là nella fabbrica è l’opera di maggior impatto della mostra ’Opera Aperta’, personale di uno dei maggiori artisti contemporanei italiani, il mantovano Stefano Arienti (nella foto sotto) che Marca Corona ospita fino a fine gennaio tra museo aziendale e show room.

Questa sorta di opera corale – in realtà composta da una decina di lavori nata in larga parte per l’occasione – propone cinque ampi teloni industriali antipolvere, strutture leggere che creano un legame immediato tra la realtà manifatturiera e lo spettatore: oltre alla ruspa negli spazi sono anche presenti altri pezzi tra cui il disegno di un carrello elevatore, alcune ’meridiane’ – lavori a colori influenzati dallo spostamento dei raggi del sole su una superficie piana – oltre alle ’Formelle’ e ad alcune ’turbine’ architettoniche realizzate con carta stampata e ’Alghe’ di metà anni ’80 realizzata usando buste in plastica tagliate. A completare il percorso anche un celebre ’Cera pongo’ su poster, forse le opere più identificative del lungo lavoro di Arienti che qui ripropone le ninfee tratte da Claude Monet. La visita alla mostra, curata da Maria Vittoria Baravelli, permette di comprendere le varie fasi della produzione dell’artista, alle prese da alcuni decenni con numerose sperimentazioni condotte sui materiali più diversi, perlopiù poveri e di uso comune. "Ho incontrato varie volte i dipendenti e parte del lavoro l’ho svolto qui e non in studio – spiega Arienti – in modo da poter farmi influenzare dalle suggestioni nate da quanti lavorano qui. Durante le assemblee partecipative con i dipendenti ho tenuto infatti le persone al corrente di tutte le fasi di progettazione. Il riferimento all’Opera Aperta, titolo desunto da Umberto Eco, sta anche in questo processo collettivo per il progetto museale".

Ieri all’inaugurazione anche l’amministratore delegato di Marca Corona Lelio Poncemi: "Il nostro progetto Marca Corona per l’arte, nato lo scorso anno, rafforza la nostra vocazione alla partecipazione e al sostegno dei talenti delle persone. Arienti ha riflettuto e prodotto opere che sono sintesi perfetta della nostra identità e del distretto ceramico". Ad Artefiera a Bologna, agli inizi del prossimo febbraio, Marca Corona presenterà inoltre la seconda edizione del concorso aziendale dedicato agli artisti under 35, un altro segno dell’impegno dell’azienda per l’arte contemporanea (info galleriamarcacorona.com).

Stefano Luppi