REDAZIONE MODENA

La panchina neroverde... e oro. Dai subentrati arrivati già 12 gol

Le reti di Moro e Lipani hanno ribadito una prerogativa della rosa extra large di Grosso.

"I miei ragazzi sono tutti bravi. Siamo in tanti, ma ognuno dà il suo contributo e determina chi gioca di più quanto chi gioca di meno". Lo dice spesso, Fabio Grosso, a chi gli chiede come fa a gestire al meglio la sua rosa ‘extralarge’ e non gli si può non dar ragione, dal momento che questa prima metà del campionato ha detto che l’allenatore del Sassuolo è seduto su una ‘panchina d’oro’. Non tanto, però, per quanto stanno facendo i neroverdi, che macinano record su record e sono saldamente in testa alla classifica, quanto perché la panchina, ovvero le cosiddette seconde linee, che poi seconde linee non sono, stanno contribuendo ai successi neroverdi ben più di quanto fosse prevedibile.

Le reti con le quali Luca Moro e Luca Lipani, entrambi entrati nel corso di Sassuolo-Cosenza, hanno ribaltato i calabresi nel finale sono infatti, rispettivamente, l’undicesima e la dodicesima che il Sassuolo ha avuto da giocatori subentrati. In principio fu Flavio Russo, che alla seconda giornata ‘stese’ il Cesena andando in gol 6’ dopo essere entrato in campo, poi sono arrivati Nicholas Pierini, un autentico ‘specialista’ del ramo, poi Armand Laurientè, che segnò alla Salernitana 10’ dopo il suo ingresso in campo, poi ancora Samuele Mulattiieri contro la Reggiana a mettere al sicuro il risultato del derby, il già citato Moro – che tre dei suoi 4 gol li ha segnati da subentrato, a Cittadella, Frosinone e Cosenza - e il già citato Lipani, oltre a Iannoni, in gol a Brescia, per un contributo tutt’altro che trascurabile ai 43 gol segnati dal Sassuolo in queste prime 20 giornate. Gol, peraltro, tutt’altro che banali, che hanno poco meno del 20% dei 46 punti che tengono, oggi, i neroverdi saldamente davanti a tutti. Russo contro il Cesena trasformò infatti un pareggio in vittoria, e altrettanto hanno fatto Moro a Frosinone e Pierini contro il Palermo. Fanno 6 punti, cui vanno aggiunti i 3 garantiti da Moro e Lipani – al primo gol tra i pro, peraltro, per chi ci vuole vedere i segnali del caso – giusto un paio di giorni fa contro il Cosenza che hanno trasformato una possibile sconfitta nella 14ma vittoria stagionale dello schiacciasassi neroverde. Che ha tanto da chi va in campo sempre, ovvio, ma quando serve trova risorse in grado di ridisegnare i destini di partite che cambiano, appunto, proprio con i cambi.

Stefano Fogliani