ROBERTO GRIMALDI
Cronaca

Equipe 84, è morto Alfio Cantarella. Maurizio Vandelli: “Ora sono il solo sopravvissuto”

Il batterista aveva 84 anni e abitava a Francavilla, vicino a Verona. Il ricordo di Maurizio Vandelli: “Provavamo le canzoni nella cantina di casa sua, in via Marianini”

L'Equipe 84: da sinistra Franco Ceccarelli, Maurizio Vandelli, Victor Sogliani e Alfio Cantarella

L'Equipe 84: da sinistra Franco Ceccarelli, Maurizio Vandelli, Victor Sogliani e Alfio Cantarella

Modena, 1 aprile 2023 – Erano in quattro, come i Beatles, proprio ai tempi in cui Modena era una piccola Liverpool. Ora, della celebre band dell’Equipe 84, ce n’è rimasto solo uno, Maurizio Vandelli, voce della storica band fondata proprio nella nostra città nel 1964, nota per celebri hits come "29 Setttembre", "Ho in mente te", "Tutta mia la città".

C’è rimasto solo lui, visto che pochi giorni fa se n’è andato Alfio Cantarella, il batterista. Aveva 84 ed era andato a vivere a Villafranca, in provincia di Verona. Prima di lui ci avevano già salutato Victor Soliani nel ’95 e Franco Ceccarelli nel 2012. Tutti modenesi: Vandelli abitava in viale Reiter angolo via Papazzoni, Soliani al ponte della Pradella, Cantarella in via Marianini.

"Sì, purtroppo ci sono rimasto solo io, è innegabile – dice Maurizio Vandelli – Ovvio che sono triste per l’addio ad Alfio, tra l’altro morto proprio nel giorno del mio compleanno, il 30 marzo. Ultimamente ci sentivamo poco: non so perché, ma ogni volta che lo cercavo per telefono non rispondeva mai. Ma era da tre anni che mi dicevano che le sue condizioni di salute non erano buonissime. Ci conoscevamo fin dagli anni ’60. Lui suonava nella band Paolo e i Gatti, gruppo che aveva già un discreto successo, al suo interno c’era anche Francesco Guccini. Poi, proprio Guccini e Fini Storchi la sciarono il complesso perché dovevano svolgere il servizio militare – ricorda ancora Vandelli – così, prima entrai io poi arrivà anche Franco Ceccarelli. Cantarella e Soliani c’erano già. Nel ’64 uscì Paolo Guamera e rimanemmo solo noi quattro: era nata l’Equipe 84".

C’è un ricordo di quegli anni legato proprio ad Alfio Cantarella: "Ci mancava una sala prove, e decidemmo di utilizzare la cantina di casa sua, in via Marianini, di fronte all’ex autodromo. Ci facevamo dare un po’ di legna, dalla legnaia di fronte. Era inverno e faceva freddo: così accendevamo una stufetta e provavamo le nostre canzoni. Alfio aveva un carattere dolcissimo, lo ricordo volentieri. Altri tempi rispetto ad ora – continua Vandelli – Allora provavi, ti presentavi al concertino e se la gente applaudiva andavi avanti, finché qualcuno non ti chiamava e ti metteva sotto contratto. Era tutto più diretto e onesto. Adesso ci sono i talent, a cui partecipi se c’è prima qualcuno che ti sceglie. Un filtro che una volta non c’era, ed era meglio allora. Comunque, con Alfio, Victor e Franco ci siamo molto divertiti. Eravamo giovani, facevamo un mestiere che amavamo. Sul palco ci divertivamo, la gente lo capiva e a sua volta si divertiva. Quello che cerco di fare anche adesso. Continuo con i miei tour, proponendo le canzoni che mi hanno visto nelle vesti di collaboratore insieme a Lucio Battisti. Sono usciti anche due Cd e un libro. Insomma, ho sempre vissuto di musica e continuo a farlo, portandomi sempre nel cuore l’immagine mia, insieme ad altri tre ragazzi partiti da Modena, in giro per l’Italia a suonare"