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La mini opera dei ragazzi dedicata a Ildegarda

Ildegarda di Bingen, mistica medievale, santa e Dottore della Chiesa, viene celebrata in uno spettacolo teatrale a Finale. Dieci ragazzi raccontano la sua vita e il suo contributo in vari campi.

Ildegarda di Bingen, santa Ildegarda (foto), visse nel cuore del Medioevo: nacque nel 1098 nell’Assia renana, aveva nove fratelli più grandi e ad appena 8 anni venne mandata in un monastero benedettino, dove poi prese i voti. E fu proprio là che fiorì il suo carisma. Monaca, scrittrice, teologa e soprattutto mistica, con "visioni non del cuore o della mente ma dell’anima". E approfondendo gli studi di scienza, di medicina e molte altre materie, acquisì competenze in tanti ambiti: fu gemmologa, erborista, guaritrice, si occupò anche di filosofia, di musica e di poesia. E – ci è stato tramandato – perfino profetessa. "Fu luce del suo popolo e del suo tempo", scrisse Papa Giovanni Paolo II, fondò monasteri, incontrò vescovi e anche l’imperatore. Morì nel 1179, proprio il 17 settembre, e infatti oggi si celebra la sua memoria liturgica. Papa Benedetto XVI nel 2012 l’ha proclamata Santa e Dottore della Chiesa. Eppure forse pochi la conoscono compiutamente.

"Ildegarda. Chi era costei?" è il titolo della piccola opera in due tempi che andrà in scena proprio stasera alle 21 al Nuovo Cinema Corso di Finale. Dieci ragazzi (riuniti nella Compagnia dei Di&Ci) daranno vita a un testo scritto da Antonella Diegoli e dedicato alla mistica medievale: la vita di Ildegarda di Bingen verrà prima raccontata e poi mostrata in alcune scene della sua vita. "Tutto in modo semplice e diretto, come sanno fare i bambini – spiega Antonella Diegoli –, proprio per riscoprire una figura storica. Molti hanno detto di lei, altri non ne hanno mai sentito parlare. Ma vale la pena conoscerla e soprattutto raccontarla? Per noi sì".

s.m.