VALENTINA REGGIANI
Cronaca

La decisione del giudice. Convalidato l’arresto del presunto killer

Uber Capucci, 67 anni, resta ricoverato a Baggiovara ed è piantonato h24. I difensori: "Non è in condizioni di parlare, le condizioni cliniche sono serie".

La decisione del giudice. Convalidato l’arresto del presunto killer

E’una situazione delicata, che coinvolge soggetti ‘fragili’ e su cui ancora è necessario far luce. Probabilmente questi motivi il giudice Malvasi ieri si è inizialmente riservato sulla richiesta di convalida dell’arresto nei confronti di Uber Capucci, il 67enne accusato di duplice omicidio per la morte del fratello Emore e dell’anziana madre Anna Malmusi.

L’udienza di convalida dell’arresto si è svolta in tribunale ma, per ovvi motivi, l’indagato non era presente. Nel pomeriggio, però, è arrivata la decisione: l’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto nei confronti dell’indagato la custodia cautelare in carcere. Al momento, però, il 67enne resta ricoverato e piantonato in terapia intensiva all’ospedale di Baggiovara: si è svegliato per qualche minuto, chiedendo notizie della figlia ma ancora non è in grado di rendere interrogatorio. Presenti ieri gli avvocati difensori: Fabio Bazzani e Maria I. Larossa.

"Il nostro assistito non è in condizioni di parlare e non ha potuto rendere la sua versione – spiega l’avvocato Bazzani – è importante valutare più ipotesi e il giudice, a fronte del caso complesso, si è riservato per poi esprimere la propria decisione nel pomeriggio. La prossima attività, che sarà svolta e non a breve è quella di sentire l’indagato. Le condizioni cliniche al momento non lo consentono: c’è stato un breve risveglio ma resta in terapia intensiva. Si attende quindi che sia in grado di sostenere il colloquio. Abbiamo ovviamente fornito, in sede di convalida, la certificazione medica che attestava l’impossibilità del nostro cliente a partecipare".

La procura – le indagini sono coordinate dal pm Giulia Stignani – ha aperto un fascicolo per duplice omicidio ma, appunto, sulla dinamica di quanto accaduto nella villetta di via Torino sono in corso serrate indagini da parte dei carabinieri. Sulle salme è stato effettuato in queste ore l’esame autoptico: Emore sarebbe stato ucciso con più fendenti, tre o quattro che ne avrebbero causato la morte. Le cause del decesso della 88enne sono invece in corso di valutazione e non si esclude nulla al momento.

L’ipotesi è quella che Anna Malmusi possa essere stata soffocata, forse con un cuscino ma solo le risultanze dell’esame medico legale potranno fornire risposte certe. Quando accaduto domenica sera nell’abitazione della famiglia Capucci ha messo in luce però un quadro familiare drammatico, una situazione di grave difficoltà in cui vivevano i fratelli, entrambe ‘persone fragili’ a causa delle condizioni psicologiche in cui versavano e per le quali erano seguiti.

Ad aggravare la situazione, il recente intervento della madre a seguito di una caduta e l’allettamento, oltre ad un principio di Alzheimer. E’ difficile pensare ad un gesto efferato quanto, piuttosto, ad un momento di disperazione e di profondo disagio, appunto, legato alla situazione clinica di tutte le persone coinvolte.