La comunità piange Emidio Setti, uno degli ultimi ’bottegai’ storici

Emidio Setti, icona del commercio a Carpi, è scomparso a 83 anni. Macellaio di successo, amante della famiglia e del lavoro, ha lasciato un segno indelebile nella comunità carpigiana.

La comunità piange Emidio Setti, uno degli ultimi ’bottegai’ storici

Emidio Setti, icona del commercio a Carpi, è scomparso a 83 anni. Macellaio di successo, amante della famiglia e del lavoro, ha lasciato un segno indelebile nella comunità carpigiana.

L’amore per la famiglia e la passione per il lavoro sono stati i punti fermi della vita di Emidio Setti, uno degli ultimi "bottegai" della Carpi degli anni d’oro del commercio al dettaglio, scomparso a inizio luglio a 83 anni dopo una breve malattia. Per oltre 40 anni era stato un punto di riferimento per il palato dei carpigiani con la sua macelleria di via Giovanni Massa, laterale di viale Manzoni, a pochi metri dall’ex Frarica, chiusa nel 2006 al momento di andare in pensione. Classe 1941, Emidio (nella foto con la moglie Maria Bernini) era il primogenito di una famiglia, i Setti, di macellai fra i più conosciuti in città. Era stato il papà Ildebrando negli anni ’50 dare il via alla prima bottega in corso Alberto Pio, in pieno centro, poi nel 1957 aveva aperto a una seconda macelleria a Santa Croce per l’allora 16enne Emidio. Negli anni ’60 Ildebrando si era poi spostato in via Fontana, appena dietro al Duomo, con l’altro figlio Gian Paolo, di due anni più giovane di Emidio, scomparso a settembre del 2015. Nel 1965 la bottega di Santa Croce venne infine trasferita in via Massa, dove è rimasta fino alla chiusura, trasformata negli anni ’80 da Emidio e dalla moglie Maria Bernini in salumeria e gastronomia, con piatti cotti e pronti alla consumazione.

Dopo la morte di Ildebrando nel 1989, erano stati i due fratelli Setti a portare avanti le attività di via Massa e via Fontana, situate in linea d’aria a poco meno di 700 metri l’una dall’altra, divise soltanto da viale Manzoni, ma ognuna con una clientela ben definita, che difficilmente li metteva in concorrenza. Oltre che innamorato della famiglia e del proprio lavoro, Emidio era stato un appassionato cicloamatore col gruppo "Tartarughe" del Velosport, oltre che amante della musica e delle varie espressioni del nostro dialetto, poesie, canzoni e zirudèli che amava tramandare. Emidio Setti, le cui esequie si sono svolte in Duomo, oltre alla moglie lascia la sorella Paola, i figli Sandra e Alberto e i nipoti che gli sono rimasti vicini fino all’ultimo giorno.